Favole e racconti popolari ungheresi - 9788849711981

Favole e racconti popolari ungheresi: Grande narratore del folclore popolare e di racconti tramandati di generazione in generazione, con questo volume Giacomo Scotti porta il lettore in Ungheria. Lo fa a modo suo, lasciando scoprire un paese magico, popolato da creature fantastiche e teste coronate. Sì, perché re e regine, principi e principesse, e in generale personaggi di sangue blu, sono fra i principali protagonisti della favolistica ungherese. Molti di questi racconti cominciano con la formula "Al di là di sette montagne e di sette mari...", e non è un caso: gli ungheresi, infatti, sono uno dei pochissimi popoli europei il cui paese è privo di montagne, adagiato nell'immensa pianura pannonica, e non confina con alcun mare, così che il mare può solo essere sognato. Qui come altrove il folclore popolare è elemento distintivo e universale allo stesso tempo, ed ecco allora che questi racconti affascinano per il loro essere "stranieri" e per il raccontare un mondo lontano, ma al contempo assorbono e reinterpretano echi della favolistica di altri paesi. L'Ungheria, così, è un po' più vicina e ancora più magica.
Great narrator of popular folklore and stories handed down from generation to generation, with this volume Giacomo Scotti brings the reader to Hungary. It does so in its own way, letting discover a magical country, populated by fantastic creatures and crowned heads. Yes, because kings and queens, princes and princesses, and in general blue-blooded characters, are among the main protagonists of Hungarian fairy light. Many of these stories begin with the formula "Beyond seven mountains and seven seas...", and it is no coincidence: the Hungarians, in fact, are one of the very few European peoples whose country is devoid of mountains, lying in the immense plain of the diaper, and does not border with no sea, so that the sea can only be dreamed of. Here, as elsewhere, popular folklore is a distinctive and universal element at the same time, and that's when these stories fascinate for their being "foreign" and for telling a distant world, but at the same time they absorb and reinterpret echoes of the fairy-one from other countries. Hungary, in this way, is a little closer and even more magical.