La festa di Venere - 9788838919183

La festa di Venere: "I Sanniti, celebratissimi popoli, e repubblica d'uomini grandemente bellicosi, i quali più volte vinsero i Romani e furono lungamente concorrenti di quelli, tali solamente riuscirono a cagione d'amore e di quelle leggi che per premio dell'essere valoroso e di gran cuore, concedevano agl'innamorati giovani le donne amate da loro". Comincia così un racconto di Marmontel (1723-1799), nell'adattamento italiano di Gasparo Gozzi (1713-1786). Quel racconto che Saverio Scrofani (1756-1835) trasforma in "novella siciliana", e riambienta in una mitica Erice. Rifoggiandolo in cammeo neoclassico che, tra " speranze", "desideri", "trasporti" e "pensieri", fa della "qualità sociale" di "innocenti pastori" una categoria di bellezza.
"The Samnites, who were famous all over peoples, and Republic of men greatly warlike, which repeatedly defeated the Romans and were long competitors of those, they only succeeded because of love and those laws that reward of being brave and of great heart, gave undertakings in love young women loved by them." Thus begins a tale of Marmontel (1723-1799), Italian adaptation of Gasparo Gozzi (1713-1786). That tale that Saverio Scrofani (1756-1835) becomes "Sicilian novel", and relocates to a mythical Erice. Rifoggiandolo in neoclassical cameo, between "hopes", "desires", "transport" and "thoughts" of "social quality" innocent "shepherds" a category of beauty.