La riscoperta della mente. Nuova ediz. - 9788833928531

La riscoperta della mente. Nuova ediz.: Riscoprire la mente: per John R. Searle, un imperativo tanto più indifferibile quanto più ostacolato da indagini che giudica svianti. Vede intere tradizioni filosofiche annaspare alla ricerca dell'essenza del mentale, e scienze recenti abusare insensatamente di modelli computazionali o informatici. Ma l'oggetto continua a sfuggire alle loro formule prive di potenza esplicativa: «"Lì dentro ci sono degli enunciati invisibili!" (il linguaggio del pensiero); "Lì dentro c'è un programma per calcolatore!" (cognitivismo); «"Lì dentro ci sono solo relazioni causali" (funzionalismo); "Lì dentro, non c'è nulla! (eliminativismo)». Perché, nonostante la «brama di significato» spesso spinga a ipotizzare regole profonde inconsce, non si riuscirà a studiare davvero la mente se non si partirà dalla coscienza come fenomeno naturale soggettivo e qualitativo, dotato di intenzionalità. Eseguendo fino in fondo il compito di «dare alla coscienza il posto che le spetta nella nostra generale concezione del mondo e nel complesso della nostra vita mentale», Searle approda a una compiuta e originale filosofia della mente, antimaterialistica, antidualistica, anticomportamentistica e anticognitivistica. Di rado un'opera filosofica raggiunge il triplice obiettivo di elaborare una nuova teoria, disarticolare con rigore implacabile gli argomenti degli avversari e toccare l'apice espositivo del saggismo. Tre esiti che conferiscono a "La riscoperta della mente" la statura di un classico.
Rediscovering the mind: for John R. Searle, an imperative all the more indifferible as it is hindered by investigations that he considers to be misled. He sees entire philosophical traditions sniffing in search of the essence of the mental, and recent sciences foolishly abusing computational or computer models. But the object continues to escape their formulas without explanatory power: ""There are invisible utterances in there!" (the language of thought); "There's a computer program in there!" (cognitivism); "There are only causal relationships in there"(sfunction); There's nothing in there! (eliminationism)'. Because, despite the "craving for meaning" often pushes to hypothesize profound unconscious rules, it will not be possible to really study the mind unless we start from consciousness as a natural subjective and qualitative phenomenon, endowed with intentionality. By carrying out the task of "giving conscience its rightful place in our general conception of the world and in the whole of our mental life", Searle arrives at an accomplished and original philosophy of mind, antimaterialistic, anti-dualistic, anti-behaviorist and anti-gnitiveistic. Rarely does a philosophical work achieve the triple objective of developing a new theory, disarticular with relentless rigor the arguments of the opponents and touch the expositionap of essayism. Three outcomes that give "The Rediscovery of the Mind" the stature of a classic.