Gli Anelli di Saturno - 9788845925092

Gli Anelli di Saturno: "Pellegrinaggio in Inghilterra" recita il sottotitolo. E di un viaggio solitario si tratta, d'estate e per lo più a piedi, nel Suffolk, dove Sebald visse sino all'ultimo: in uno spazio delimitato da mare, colline e qualche città costiera, attraverso grandi proprietà terriere in decadenza, ai margini dei campi di volo dai quali si alzavano i caccia britannici per bombardare la Germania. Viandante saturnino ("Nato sotto il segno del freddo pianeta Saturno" dice di sé nel poemetto Secondo natura), Sebald ci racconta - lungo dieci stazioni di un itinerario che è anche una via di fuga - gli incontri con interlocutori bizzarri, amici, oggetti che evocano le fasi di quella "storia naturale della distruzione" che scandisce il cammino umano e il susseguirsi degli eventi naturali. E ci racconta storie di altri vagabondaggi ed emigrazioni, di cui la sua vicenda personale è estrema eco: quelli di Michael Hamburger, poeta e traduttore di Hòlderlin, profugo anche lui dalla Germania; di Joseph Conrad, che nel Congo conosce la malinconia dell'emigrato e l'orrore per le tragedie del paese di tenebra; di Chateaubriand, esule in Inghilterra; di Edward Fitz-Gerald, eccentrico interprete della lirica persiana, che a bordo della sua piccola imbarcazione trascorre ore in coperta, con in dosso marsina e cilindro e un lungo, svolazzante boa di piume bianche intorno al collo. Pellegrinaggio e insieme labirinto, nella miglior tradizione sebaldiana.
"Pilgrimage in England" in the subtitle. And a solitary journey it is, summer and mostly on foot, in Suffolk, where Sebald lived until the last: within an area bounded by sea, hills and some coastal town, through large landholdings in decline, at the edge of airfields from which awoke the British fighter to bomb Germany. Wayfarer saturnino ("Born under the sign of Saturn cold" says about himself in the poem as nature intended), Sebald tells us-along ten stations of a route which is also an escape-meetings with interlocutors Gonzo, friends, objects that evoke the stages of that "the natural history of destruction" that marks the human journey and the succession of natural events. And tells stories of other wanderings and migrations, including his personal story is extreme eco: those of Michael Hamburger, poet and translator of H??lderlin, a refugee from Germany; by Joseph Conrad, who in Congo knows the melancholy of emigrated and horror for the tragedies of the village of darkness; Chateaubriand, exiled in England; by Edward Fitz-Gerald, eccentric performer of Persian lyric that aboard his small vessel spends hours on deck, in dosso long tailcoat and top hat and a white feather boa, fluttering around her neck. Pilgrimage and sebaldiana, in the best tradition of labyrinth together.