Una commedia americana. Temi, innovazioni e religione nell'opera di Elmore Leonard - 9788857550985

Una commedia americana. Temi, innovazioni e religione nell'opera di Elmore Leonard: Una delle espressioni predilette da critici e recensori che abbiano per le mani un testo di Leonard è il "Dickens of Detroit". Un epiteto la cui origine viene spesso ricondotta a J.D. Reed, autore di un articolo apparso sul "Time" e intitolato appunto "A Dickens from Detroit". In realtà, il titolo fu deciso da un caporedattore della rivista americana che non aveva una gran dimestichezza con i romanzi di Leonard. Non sorprende, dunque, che l'espressione adottata, per quanto suggestiva e accattivante, sia piuttosto ingannevole. Restando nell'Ottocento, però, c'è un altro scrittore che sembra più ragionevole accostare a Leonard, benché appartenga a una diversa tradizione letteraria: Honoré de Balzac con la sua "Comédie humaine". Balzac, attraverso l'insieme delle opere che vanno a formare la Comédie, intendeva comporre un mosaico della società francese del proprio tempo, illustrandone tutte le figure, anche le più marginali, e mostrando l'uomo e la donna in tutte le trasformazioni morali del loro carattere. Questa sintesi, pur sommaria, potrebbe descrivere con buona accuratezza anche l'opera di Leonard. È pacifico che sussistano non poche difformità, come è inevitabile nel proporre la suggestione di un confronto fra autori il cui rispettivo contesto è radicalmente diverso, anzitutto in termini storici. Eppure, anche i quarantaquattro romanzi pubblicati da Leonard possono essere letti come un'unica grande narrazione - una commedia americana! - che vuole seguire il groviglio di esistenze lungo le strade della provincia statunitense, attraverso gli occhi di detective disorientati
One of the favourite expressions by critics and reviewers who have as their hands a text of Leonard is the "Dickens of Detroit". An epithet whose origin is often attributed to J.D. Reed, author of an article in the "Time" and titled "A Dickens from Detroit". In fact, the title was decided by a managing editor of the American magazine that did not have a great familiarity with the novels of Leonard. Not surprisingly, that the expression adopted, however attractive and appealing, is somewhat misleading. Remaining in the nineteenth century, however, there is another writer who seems more reasonable approach to Leonard, although it belongs to a different literary tradition: Honore de Balzac with his "Comedie humaine". Balzac, through the collection of works that form the Comedie, wanted to compose a mosaic of the French society of his time, illustrating all figures, even the most marginal, and showing the man and woman in all moral transformations their character. This summary, albeit brief, could describe with good accuracy even Leonard's work. It is undisputed that there are many differences, as is inevitable in proposing the idea of a confrontation between authors whose respective context is radically different, first of all, in historical terms. Still, even forty-four novels published by Leonard can be read as a single grand narrative-an American comedy! -who wants to follow the tangle of existences along the roads of the US province, through the eyes of detective disoriented