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Un caso di coscienza. Giuseppe Gangale e «La Rivoluzione protestante» - 9788875881542
di Domenico Segna edito da Petite Plaisance, 2016
- € 15.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Un caso di coscienza. Giuseppe Gangale e «La Rivoluzione protestante»
- Autore: Domenico Segna
- Editore: Petite Plaisance
- Data di Pubblicazione: 2016
- Genere: denominazioni e sette cristiane
- Pagine: 128
- ISBN-10: 8875881545
- ISBN-13: 9788875881542
Un caso di coscienza. Giuseppe Gangale e «La Rivoluzione protestante»: Filosofo, giornalista, glottologo, amico di Piero Gobetti, nome dimenticato, se si esclude l'ambiente protestante italiano, Giuseppe Gangale è un caso unico nella storia culturale del Novecento italiano. Animatore di Conscientia, una delle migliori riviste di matrice protestante degli anni Venti, Gangale tentò di unire la propria fede calvinista con il pensiero di Hegel sino al punto di delineare un inedito "Marx calvinista". Nel 1925 raccolse l'invito di Gobetti di pubblicare un testo destinato a restare sepolto per decenni: La Rivoluzione protestante. Il presente saggio è un'indagine su questo evangelico battista e sulla particolare temperie culturale, dominata da Croce e Gentile, in cui si trovò a testimoniare sia la propria fede religiosa, sia il suo antifascismo: una "doppia eresia" di fronte alla dittatura fascista e al Concordato del 1929. Opera di un eretico, il cui emblematico incipit così recita: "Il cattolicismo è il male d'Italia". Gangale pose in modo radicale il problema della mancata Riforma in Italia. Riproporne oggi lo studio, significa porsi la domanda sul perché del degrado delle cose presenti in Italia: significa porsi un "problema di coscienza".
Philosopher, journalist, linguist, friend of Piero Gobetti, name forgotten, if we exclude the Italian Protestant environment, Giuseppe Gangale is a unique case in the cultural history of twentieth century Italian. Organizer of Conscientia, one of the best magazines of the 1920s Protestant array, Gabriel tried to unite the Calvinist faith with the thought of Hegel to the point to outline an unprecedented "Marx Calvinist". In 1925 he collected Garmon's invitation to publish a text intended to remain buried for decades: The Protestant Revolution. This essay is an investigation into this particular evangelical Baptist and cultural climate dominated by Cross and kind, in which he found himself witness to both its own religion, his fascism: a "double heresy" in front of the fascist dictatorship and the Concordat of 1929. Work of a heretic, whose emblematic incipit provides: "Catholicism is the evil of Italy". Gabriel radically poses the problem of the lack of reform in Italy. Propose today the study means asking the question why the decay of things present in Italy: it means asking a "problem of conscience".
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