Diario (1956-1964) - 9788815238016

Diario (1956-1964): Una fonte di prima mano, di grande interesse. Annotazioni, impressioni, pensieri, giudizi, impegni, appuntamenti: scritti a mano, con grafia minuta, a volte frettolosa, su block notes, o affidati talora a fogli sparsi; inframmezzati da lettere spesso assai importanti. Forse - è un'ipotesi del curatore - si trattava di appunti destinati ad essere in un secondo momento rielaborati. Non regolari nella cadenza, sebbene il loro autore se lo fosse ripromesso; ma preziosi, tanto per il lato umano che ne emerge, quanto per i ruoli istituzionali rivestiti nel periodo considerato dal diario: scritto tra il 1º dicembre 1956 e il 27 luglio 1964, mentre Segni era presidente del Consiglio (1955-1957), poi vicepresidente del Consiglio e ministro della Difesa (1958-1959), quindi nuovamente presidente del Consiglio (1959-1960), ministro degli Esteri (1960-1962) e, infine, presidente della Repubblica (1962-1964). È tanto più interessante, questo diario, se si considera che Antonio Segni è una figura della storia d'Italia poco studiata e molto discussa. Pochi gli studi scientifici, su di lui; e invece molte analisi prodotte da dibattiti giornalistici e politici; dibattiti cui hanno partecipato note personalità, come Emilio Colombo, e autorevoli giornalisti, quali Paolo Mieli e Eugenio Scalfari. Ora, è la voce di Segni stesso a dirci in modi asciutti, ma incisivi - delle sue giornate: giornate in parte comuni, in parte vissute come uomo della storia, fra i protagonisti della storia.
A first-hand source, of great interest. Annotations, impressions, thoughts, reviews, activities, appointments: handwritten, with tiny handwriting, sometimes hasty, out of pads, or entrusted sometimes scattered leaves; interspersed with letters are often very important. Maybe-is a hypothesis of the curator-it was notes intended for later revised. Not regular in Cadence, though their author if he were promised; but valuable for the human side that emerges, as institutional roles covered during the period considered from the diary: written between December 1, 1956 and July 27, 1964, while signs was President of the Council (1955-1957), then Deputy Prime Minister and Minister of defence (1958-1959), then President of the Council (1959-1960), Foreign Minister (1960-1962) and, finally, the President of the Republic (1962-1964). And all the more interesting, this diary, considering that Antonio Segni is a figure in the history of Italy little studied and much discussed. Few scientific studies, upon him; and yet many analyses produced by journalistic and political debates; debates attended by personalities such as Emilio Colombo, and authoritative journalists such as Paolo Mieli and Eugenio Scalfari. Now, it is the voice of signs to tell us-in dry but incisive ways-of his days: days on the common part partly lived as a man of history, one of the protagonists of the story.