Monte Rosa e Gressoney. Ediz. illustrata - 9788880689287

Monte Rosa e Gressoney. Ediz. illustrata: «Quando nasce quest'opera, nel 1890, Vittorio Sella è appena tornato dalla sua prima spedizione extraeuropea e già si prepara a partire per la seconda. Affermato fotografo di montagna, in Caucaso aveva scelto di rivolgere l'obbiettivo anche all'elemento umano. Il successo riscosso da quelle immagini stimola Vittorio a fare altrettanto nelle valli di casa e a realizzare, con Domenico Vallino, uomo di cultura dalla spiccata sensibilità etnologica e dotato della stessa sua passione per fotografia e alpinismo, questo lavoro dall'alto valore documentario. In linea con il motto baconiano "Art is man added to nature" gli autori si impegnano, come dichiarano nell'introduzione, a "cogliere l'immagine dell'uomo e delle sue occupazioni" oltre ai magnifici paesaggi che lo circondano. Vogliono lasciarne documento ai posteri in vista delle inevitabili mutazioni che sarebbero sopraggiunte. Pensavano al livellamento culturale che il progresso tecnologico avrebbe determinato su usi e costumi; ma certamente non potevano prevedere l'influenza di altre variabili sull'ambiente naturale, come quella climatica oggi tanto nota e rispetto alla quale le foto di Vittorio sono testimonianza quanto mai preziosa di confronto. Nel corso del 2018 abbiamo seguito la nascita di questo volume anche attraverso l'epistolario tra gli autori e il barone Louis de Peccoz - che ne fu sponsor e dedicatario - e abbiamo raccontato la vicenda in un articolo apparso nel numero 50 della rivista Augusta, di Issime. Questo studio ha confermato il valore e l'attualità dell'album di Sella e Vallino. A centotrent'anni dalla p
"When this work was born in 1890, Vittorio Sella has just returned from his first expedition from Outside Europe and is already preparing to leave for the second. A mountain photographer, he had chosen to target the human element in the Caucasus. The success of those images stimulates Vittorio to do the same in the valleys of his home and to realize, with Domenico Vallino, a man of culture with a strong ethnological sensibility and endowed with the same passion for photography and mountaineering, this work documentary value. In line with the Baconian motto "Art is man added to nature" the authors are committed, as they declare in the introduction, to "capture the image of man and his occupations" in addition to the magnificent landscapes that surround him. They want to leave it to posterity in view of the inevitable mutations that would have taken place. They thought of the cultural leveling that technological progress would determine on customs and customs; but they certainly could not foresee the influence of other variables on the natural environment, such as the climatic environment so well known today and with which Vittorio's photos are testimony as precious as ever of comparison. During 2018 we followed the birth of this volume also through the epistolary between the authors and the Baron Louis de Peccoz - who was its sponsor and dedicated - and we told the story in an article that appeared in issue 50 of Augusta magazine, Issime. This study confirmed the value and topicality of Sella and Vallino's album. One hundred and thirty years after the