Semeiotica reumatologica. Parte seconda. Colonna vertebrale e articolazione temporo-mandibolare - 9788862614665

Semeiotica reumatologica. Parte seconda. Colonna vertebrale e articolazione temporo-mandibolare: Ha senso, nel 3° millennio ormai inoltrato, proporre un manuale di semeiotica clinica reumatologica? Negli ultimi due decenni la medicina si è avvalsa sempre più della tecnologia e i vantaggi che le sue applicazioni offrono a pazienti, clinici e ricercatori sono tutti ben evidenti. La Reumatologia non è rimasta impermeabile a questo nuovo corso, vedendo crescere in modo esponenziale il ruolo assunto dalla diagnostica per immagini. Chi ha vissuto la Reumatologia ai suoi albori si è adoperato per conferire alla disciplina autonomia accademica e nosografica dotandola, tra le altre cose, di un solido impianto clinico-semeiologico a supportare la convinzione che la Reumatologia sia una disciplina eminentemente clinica. Di questo lascito siamo debitori nei confronti di chi ci ha preceduto. Le nuove metodiche di imaging come l'ecografia e la risonanza magnetica (per citare le più diffuse) hanno aperto nuovi orizzonti su scenari prima sconosciuti o solo parzialmente esplorati e costretto le nuove generazioni di clinici ad una seria e critica revisione del loro patrimonio culturale in ambito clinico-semeiologico. In questo nuovo scenario alcune nozioni e pratiche semeiologiche storicamente sedimentate nel corso degli anni sono, oggi, da ritenersi troppo imprecise, se non addirittura superflue o desuete.
It makes sense, in 3?? Millennium now submitted, submit a manual of Rheumatology semiotics? Over the past two decades, the medicine has used increasingly in technology and the benefits that its applications offer to patients, clinicians and researchers are all evident. The Rheumatology has not remained impervious to this new course, seeing grow exponentially the role assumed by the diagnostic imaging. Those who lived in its infancy Rheumatology has been at pains to give the autonomy and academic discipline with nosographic, among other things, a robust clinical-semeiologico system to support the belief that the Rheumatology clinic is eminently discipline. This legacy we owe to those who came before us. New imaging techniques such as ultrasound and magnetic resonance imaging (to quote popular) have opened new horizons for previously unknown scenarios or only partially explored and forced the younger generation of clinicians to a serious and critical review of their cultural heritage in the clinical setting-semeiologico. In this new scenario some notions and practices they historically sedimented over the years are now believed to be too inaccurate, if not unnecessary or obsolete.