Il sentimento della lingua. Conversazione con Giuseppe Antonelli - 9788815285140

Il sentimento della lingua. Conversazione con Giuseppe Antonelli: Come storico della lingua italiana, avverto anche l'esigenza di un certo impegno civile: diffondere la padronanza della lingua e della sua storia è un modo per rafforzare il senso di appartenenza a una comunità. La lingua che parliamo dice molto di noi e del modo in cui stiamo nel mondo. È uno strumento di formazione non solo individuale e collettiva, ma anche, in senso ampio, civile. In questa conversazione con Giuseppe Antonelli, Luca Serianni torna su alcuni nuclei centrali della sua attività di grammatico e di storico della lingua: la norma e l'uso, l'insegnamento scolastico e universitario, l'italiano della poesia e del melodramma. È un libro dal tono affabile, ricco di aneddoti, che offre nuovi e originali spunti di riflessione. Davvero quella dei ragazzi di oggi è la "generazione venti parole"? È ancora utile studiare le lingue classiche? Usare il dialetto è un bene o un male? La grammatica si va impoverendo? E quanto conterà, per la lingua del futuro, la rivoluzione digitale? Un dialogo appassionato sull'italiano, la sua storia e il suo presente: la sua importanza per la vita della nostra comunità e delle nostre istituzioni.
As a historian of the Italian language, I also feel the need for a certain civic commitment: spreading the mastery of the language and its history is a way to strengthen the sense of belonging to a community. The language we speak says a lot about us and the way we are in the world. It is an instrument of training not only individual and collective, but also, in a broad sense, civil. In this conversation with Giuseppe Antonelli, Luca Serianni returns to some central cores of his grammar and language history activity: the norm and use, school and university teaching, the Italian of poetry and melodrama. It is a book with an affable tone, full of anecdotes, offering new and original ideas for reflection. Is today's boys really the "twenty-word generation"? Is it still useful to study classical languages? Is using dialect good or bad? Is grammar getting poor? And how much will the digital revolution count for the language of the future? A passionate dialogue about Italian, its history and its present: its importance for the life of our community and our institutions.