Il Vizio di leggere - 9788817032988

Il Vizio di leggere: "Si narra di un dodicenne che in tempo di guerra, per leggersi in pace Guerra e pace tutto di fila, si sarebbe applicato col massimo zelo, nei sospetti tepori del suo letto, a strofinare la punta del termometro, e avrebbe saltato sedici giorni di ginnasio." Quell'adolescente, che divorava con ingordigia animalesca i romanzi di Salgari ("pusher della mia bibliodipendenza") e decantava a voce alta i drammi shakespeariani chiuso nella sua stanza, non ha mai smesso di coltivare la perversa inclinazione a perdersi tra le pagine dei libri. E offre oggi ad altri viziosi un campionario ("una tombola col trucco") delle parole degli autori più amati. Ci sono Faulkner e Saffo, Auden, Kavafis e Hòlderlin, Brodskij, Cechov e McEwan. E poi Virgilio, Dante, Catullo, Gadda, Scialoja, Fellini, Mozart, Pessoa e Patrizia Cavalli. Ma anche graffitari ("puoi non buttare l'occhio sui muri che rasenti tornando a casa?"), anonimi estensori di etichette di liquori e di norme di sicurezza dei grandi alberghi, di cui Sermonti confessa di subire da sempre il fascino stilistico. E l'Almanacco Illustrato del Calcio 1983, un lascito del figlio bambino che scivola fuori da un armadio con la sua bella copertina "lucida e turchese". Il risultato è una carrellata di istantanee sul filo di una passione inestinguibile, una passeggiata a zonzo tra i libri in compagnia di un uomo che ha fatto del vizio di leggere una virtù e un'arte.
"It is said of a twelve-year-old who in time of war, to read in peace War and peace all in a row, he would have applied himself with the utmost zeal, in suspicion warmth of his bed, rubbing the tip of the thermometer, and he would jump sixteen days of gymnasium." That teenager, who devoured with greed Salgari's novels ("pusher of my bibliodependence") and He loudly praised the Shakespearean plays locked in his room, he did not never stopped cultivating the perverse inclination to get lost in the pages of books. And today it offers other vicious people a sample book ("a bingo with makeup") of the words of the most beloved authors. There are Faulkner and Sappho, Auden, Kavafis and Kolderlin, Brodsky, Chekhov and McEwan. And then Virgil, Dante, Catullus, Gadda, Scialoja, Fellini, Mozart, Pessoa and Patrizia Cavalli. But also graffiti artists ("Can you not cast your eye on the walls you hear on your way home?"), anonymous drafters of liquor labels and safety standards of large hotels, of which Sermonti confesses to always suffer the stylistic charm. And the Illustrated Almanac of Football 1983, a legacy of the child son who She slips out of a closet with her beautiful "shiny and turquoise" cover. The The result is a roundup of snapshots on the edge of a passion inextinguishable, a stroll through books in the company of a man which has made the habit of reading a virtue and an art.