L'Orologio di Dalì - 9788836812288

L'Orologio di Dalì: Pochi, rarissimi poeti hanno la capacità di dare in un libro la forza ciclica di un moto che include e porta con sé come una canzone, un mantra, un rito e però anche gli shock di versi memorabili, schegge, come improvvisi riflessi sui vetri in piane assolate. Serricchio è poeta di doppio movimento, pacato, crescente e intenso -e di lampi, sciabolate, illuminazioni. La sua voce viene dall'antico - qui compare addirittura il sedile di pietra di Omero -e alle sapienti movenze della millenaria poesia si tiene. Però non mancano qui scarti, versificazioni frante. L'antico, però, per Serricchio studioso di storia non è un retaggio, una eredità, ma un suggerimento circa la misura del tempo. La vastità del passato suggerisce qualcosa circa la vastità dell'istante. Il tempo - come ha mostrato la poesia del primo Novecento da Eliot a Rilke - è una contemporaneità assoluta e ferita. Il titolo stesso della raccolta dice qualcosa in proposito. (Dalla prefazione di Davide Rondoni)
Few, very few poets have the ability to give cyclic strength of a motorcycle in a book that includes and brings with it as a song, a mantra, a ritual and memorable verses shocks, however, splinters, as sudden reflections on glasses in sunny flat. Serricchio is a poet of double movement, soft-spoken, growing and intense-and flashes, slashes, illuminations. His voice comes from the old-stone seat of Homer appears even here-and to the skilled movements of the ancient poetry is held. Though not lacking here scraps, versifications pressed. The former, however, is not a scholar to Serricchio legacy, a legacy but a hint about the measurement of time. The vastness of the past suggests something about the enormity of the moment. The time-early 20th century poetry as showed by Eliot to Rilke-is an absolute contemporaneity and wound. The very title of the collection says something about it. (From the preface of Railton)