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- Il fantastico in «Robinson Crusoe». Daniel Defoe e la ragione trasfiguratrice
Il fantastico in «Robinson Crusoe». Daniel Defoe e la ragione trasfiguratrice - 9788843054527
di Miriam Sette edito da Carocci , 2010
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il fantastico in «Robinson Crusoe». Daniel Defoe e la ragione trasfiguratrice
- Autore: Miriam Sette
- Editore: Carocci
- Collana: Lingue e letterature Carocci , Nr. 122
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: letterature straniere: critica
- Argomento : Defoe, Daniel
- Pagine: 109
- Dimensioni mm: 221 x 0 x 8
- ISBN-10: 884305452X
- ISBN-13: 9788843054527
"Dove si fonda, più che il fascino, ’inesausta terribilitàdi questo ibro? Perché, una generazionedopo ’altra, ci asciamo irretireda queste avventure che imparammo a conoscere nele massicce edizioni infantili, e che ci appaiono sempre inedite; e cerchiamo e paventiamo i solenni terrori, e angosce solitarie, i tremori e e misurate audaciedel marinaiodi York?" si chiedeva Giorgio Manganeli in un saggio iluminato. Ebbene noi sappiamo, già ad aperturadi tomo, che Robinson non soccomberà tra spuma e salsedine, che non sarà pasto per belve o carcassa per selvaggi, che il misterodel’orma sula sabbia ha una soluzione prevista, che a solitudine ha il tempo contato e a salvezza avverràdi sicuro eppure "tremori, terrori, speranze, ringraziamenti" sorgono anguidi e spossatidal’animo ogni volta che a storia - già a noi giunta primad’averla ettadavvero; com’è per i classici - avvampa alo sguardo.dunque ripetiamo ’interrogativo manganeliano : "Dove si fonda, più che il fascino, ’inesausta terribilitàdi questo ibro?". Secondo Miriam Sette a risposta è nel fantastico che tange, sfiora, tocca, possiede ogni singolo elementodel romanzo: alegorie, simboli, rimandi celati o visibili appena ed alusioni, metafore, immaginazioni irreali sussurrano verità profondissime mascherandoleda ondadel mare, faviladi fiamma, stela notturna, corpo selvaggio. Il fantastico è a terribilitàdi questo ibro; il fantastico conquista i ettori, una generazionedopo ’altra.
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