Mi chiamavano piccolo fallimento - 9788823508859

Mi chiamavano piccolo fallimento: Il piccolo ebreo russo Igor Shteyngart, ribattezzato con ruvido affetto paterno "Moccioso" per via dei continui attacchi d'asma, si trasforma, pochi anni dopo essere sbarcato a New York, in Gary, fan adolescente di Ronald Reagan, convinto oppositore del welfare e pervaso di un razzismo profondo quanto infondato. Nel frattempo è stato bollato dagli insegnanti come Fetido Orso Russo per via del suo immancabile cappotto con il collo di pelliccia, ha contrastato il disprezzo dei compagni vestendo i panni di Gnu, autore della Gnorah (un'irriverente parodia della Torah), e si è guadagnato l'appellativo di "Piccolo Fallimento". Un'invenzione amorevole (più o meno) della madre, la prima ad abbandonare l'illusione che quel figlio potesse riscattare con una laurea in legge o in medicina i decennali sacrifici di Papa e Mama, le loro giacche di pelle polacca e il loro pessimo inglese. Ma per smentire le fosche previsioni materne, mettere ordine nella selva delle proprie identità e assicurarsi tutto ciò che desidera - il formaggio della nonna Galja, l'amore di una ragazza, il sospirato contratto editoriale... - Gary ha a disposizione uno strumento formidabile: la scrittura. È scrivendo, infatti, che trova la propria voce, divertente, inventiva e provocatoria, una fonte inesauribile che sgorga da un'esperienza contraddittoria, vissuta a cavallo di due paesi non solo diversi tra loro, ma acerrimi nemici, eppure capace di garantirgli, finalmente, un posto nel mondo.
The little Russian Jew Igor Shteyngart, renamed rough with paternal affection "Brat" because of the constant attacks of asthma, turns, a few years after landing in New York, Gary, teenage supporter of Ronald Reagan, staunch opponent of welfare and imbued with a deep racism as unfounded. Meanwhile teachers was branded as Fetid Russian bear because of its inevitable coat with fur collar, has resisted the scorn of fellow wearing the clothes of Gnu, author of Gnorah (an irreverent parody of the Torah), and has earned the nickname of "minor failure". Loving an invention (more or less) of the mother, the first to abandon the illusion that son could redeem with a degree in law or medicine the decennial sacrifices of Pope and Mama, their leather jackets and Polish their bad English. But to deny the dire predictions, organise their own forest identity and make sure everything you want-Grandma's cheese Galya, the love of a girl, the longed-for book deal ...-Gary has at its disposal a powerful tool: writing. And writing that finds its voice, funny, inventive and provocative, a fountain that flows from a contradictory experience, straddling two countries not only different, but bitter enemies, yet able to assure him, finally, a place in the world.