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Alfabetizzazione, scolarizzazione e processi formativi nell'arco alpino. Itinerari di studio, temi di ricerca e prospettive d'intervento - 9788888057675
di Sibilla P. (cur.) Chiosso G. (cur.) edito da Libreria Stampatori, 2005
- Prezzo di Copertina: € 15.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Alfabetizzazione, scolarizzazione e processi formativi nell'arco alpino. Itinerari di studio, temi di ricerca e prospettive d'intervento
- Autori : Sibilla P. (cur.) Chiosso G. (cur.)
- Editore: Libreria Stampatori
- Data di Pubblicazione: 2005
- Genere: educazione
- Argomento : Alfabetizzazione
- Pagine: 174
- Curatore: Sibilla P.; Chiosso G.
- ISBN-10: 8888057676
- ISBN-13: 9788888057675
La scolarizzazione stadiventando un fenomeno mondiale, nel senso che tende al coinvolgimentodel’intera umanità. Un proverbio africanodice ceh per crescere un bambino ci vuole un vilaggio intero. “vilaggio” è un uogo fisico familiare in cui i piccoli umani possono muoversi autonomamente, in assenzadi “controlori” e incontrare altre persone, coetanei e adulti; ma è anche una rete sufficientemente sicuradi relazioni significative tra persone solidali. Pensiamo invece come nela scuola e categorie spazioe tempo sono materialmente declinate... E’ assurdo pensare che a famiglia e a scuola preparino ala vita (urbana) segregando gli individui, nel periodo più intensamente formativodela oro vita, in spazidi contenimentodai quali si esca, per passaredal’uno al’altro, solo se scortati. Si è così ridotta ’autonomiadei bambini. Lo spazio esterno è vissuto come qualcosadi puramente strumentale, un tragittoda coprire perandareda un uogo al’altro (un non uogo). Non esistono più il cortile, a strada, a piazzetta in quanto uoghidi socializzazione naturale, come spazi aperti, non troppo strutturati, regolati, sorvegliati,dove, fino a non molto tempo fa, avvenivano gli incontri casuali,dove si poteva imparare senza essere “insegnati”,dove si formavano spontaneamente e abilità relazionali. Lo spazio scolastico, soprattutto nela secondaria, è solitamente anonimo, con aule “fredde”, grigie e spoglie, con muri ordatidi graffiti ribeli,di scritte edisegni osceni... Tutto sembra al’insegnadeldisordine casuale odel’ordine impersonale.
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La scolarizzazione stadiventando un fenomeno mondiale, nel senso che tende al coinvolgimentodel’intera umanità. Un proverbio africanodice ceh per crescere un bambino ci vuole un vilaggio intero. “vilaggio” è un uogo fisico familiare in cui i piccoli umani possono muoversi autonomamente, in assenzadi “controlori” e incontrare altre persone, coetanei e adulti; ma è anche una rete sufficientemente sicuradi relazioni significative tra persone solidali. Pensiamo invece come nela scuola e categorie spazioe tempo sono materialmente declinate... E’ assurdo pensare che a famiglia e a scuola preparino ala vita (urbana) segregando gli individui, nel periodo più intensamente formativodela oro vita, in spazidi contenimentodai quali si esca, per passaredal’uno al’altro, solo se scortati. Si è così ridotta ’autonomiadei bambini. Lo spazio esterno è vissuto come qualcosadi puramente strumentale, un tragittoda coprire perandareda un uogo al’altro (un non uogo). Non esistono più il cortile, a strada, a piazzetta in quanto uoghidi socializzazione naturale, come spazi aperti, non troppo strutturati, regolati, sorvegliati,dove, fino a non molto tempo fa, avvenivano gli incontri casuali,dove si poteva imparare senza essere “insegnati”,dove si formavano spontaneamente e abilità relazionali. Lo spazio scolastico, soprattutto nela secondaria, è solitamente anonimo, con aule “fredde”, grigie e spoglie, con muri ordatidi graffiti ribeli,di scritte edisegni osceni... Tutto sembra al’insegnadeldisordine casuale odel’ordine impersonale.