Strategie per contrastare l'odio. Una rivoluzione a piccoli passi - 9788807091278

Strategie per contrastare l'odio. Una rivoluzione a piccoli passi: "Strategie per contrastare l'odio" è un metodo per una rivoluzione gentile e leggera, una rivoluzione fatta con il sorriso e con la voglia di condividere. La si compie nei gesti di tutti i giorni, che ci permettono di giocare la nostra partita contro l'odio, scegliendo di volta in volta lo strumento più adatto o sostenibile, quello che più ci appartiene. E sapendo che il superlativo di "buonisti" è "ottimisti". Come una sorta di atlante, con capitoli che alternano teoria ed esercizi, barzellette e poesia, film, quadri e pubblicità, "Strategie per contrastare l'odio" porta a costruire un ragionamento complessivo intorno all'odio e suggerisce come disintossicarsene, concretamente, irreversibilmente. Una singola battaglia d'odio può essere vinta con altro odio, con tattiche di contrasto colpo su colpo. Ma da una prospettiva strategica è un passo indietro, è una sconfitta - perché consentiamo all'odio di dilagare e proliferare. Contrastare l'odio non è essere buonisti o santi. È rifiutare una dialettica basata sulla sopraffazione. Per questo è qualcosa che si può imparare, e che si può migliorare: con azioni pratiche e condivise, cioè mediante delle strategie.
"Strategies to counter hate" is a method for a gentle and light revolution, a revolution made with a smile and a desire to share. It is carried out in everyday gestures, which allow us to play our game against hate, choosing from time to time the most suitable or sustainable tool, the one that belongs to us most. And knowing that the superlative of "good guys" is "optimistic". As a kind of atlas, with chapters that alternate theory and exercises, jokes and poetry, films, paintings and advertisements, "Strategies to counter hate" leads to building an overall reasoning around hatred and suggests how to detoxify it, concretely, irreversibly. A single hate battle can be won with other hatred, with strike-by-hit contrast tactics. But from a strategic perspective it's a step backwards, it's a defeat - because we allow hatred to spread and proliferate. Fighting hatred is not being good or holy. It is to reject a dialectic based on oppression. That is why it is something that can be learned, and that can be improved: through practical and shared actions, that is, through strategies.