Una manciata di more - 9788804701668

Una manciata di more: Una contrada fuori mano dell'Italia meridionale. I mutamenti politici, l'indomani dell'ultima guerra, vi acquistano un'evidenza esemplare, suscitando le medesime illusioni e paure che altrove. Ma dopo tutto, dice Silone, le relazioni fra gli uomini rimasero le antiche. Contadini e pastori, vecchi proprietari in concorrenza con gli arricchiti del mercato nero, funzionari dei nuovi apparati e, fra gli altri, un gruppo di uomini onesti, di varia origine e formazione, restii a falsificare in termini di potere e di sopraffazione la loro spontaneità umana, a tradire i propri moti di istintiva solidarietà. Ne nasce un tono patetico, commosso e, in fin dei conti, schiettamente utopistico. Benché la persecuzione finisca per prevalere, nella narrazione la speranza si salva, grazie a una risorsa che unisce alla concretezza dell'umile fatto di cronaca il valore del mito.
A district out of the way of southern Italy. The political changes, the aftermath of the second world war, would buy an evidence sample, provoking the same illusions and fears than elsewhere. But after all, says Silone, relations between men were old. Farmers and shepherds, old owners in competition with the black market enriched, officials from the new equipment and, among others, a group of honest men, of different origin and formation, reluctant to forge in terms of power and oppression their human spontaneity, to betray their own instinctive solidarity movements. The result is a pathetic tone, moved and, ultimately, frankly utopian. Although the persecution will end up prevailing, in the hope you save, thanks to a resource that joins the concreteness of the humble news item the value of myth.