Dio è vivo, santità - 9788888341163

Dio è vivo, santità: Un Dio morto, crocefisso a una presunta verità, o un Dio vivo nell'opera di ciascuno, oltre ogni presunzione? Ha ancora una funzione la Chiesa, e quale? È la casa di Dio o la sua tomba? Un baluardo contro il fanatismo islamico o la sua legittimazione? Certo, quando si proclama l'unica vera via alla salvezza, la Chiesa fa paura. Nelle cinquanta accorate, drammatiche ma anche ironiche e affettuose lettere che Silva indirizza al pontefice, risuona l'idea che il nichilismo non consista nel credere una cosa piuttosto che un'altra, nel nulla invece che in Dio. Nichilista è l'atto stesso di credere, rinunciando al lusso del pensiero, all'audacia dell'amore. Credere in Dio, in Satana o in Mick Jagger, è meritarsi il loro disprezzo eterno. All'adorazione dei fedeli, Dio preferisce l'impertinenza degli eretici e dei bambini, battezzati e non.
A dead God, crucified to a presumed truth, or a living God in the work of each, beyond any presumption? Still has a function of the Church, and which one? And the House of God or his grave? A bulwark against Islamic fanaticism or its legitimacy? Sure, when it proclaims the only true path to salvation, the Church is scary. In fifty heartfelt, dramatic but also ironic and affectionate letters that Silva directs to the Pontiff, echoing the idea that nihilism does not consist in believing one thing rather than another, into thin air rather than in God. Nihilist is the very act of believing, renouncing the luxury of thought, the courage of love. Believe in God, Satan, or Mick Jagger, you earn their eternal scorn. The adoration of the faithful, God prefers the impertinence of heretics and children, baptized or not.