Ultimo treno a Parigi - 9788865077771

Ultimo treno a Parigi: Partire verso la libertà, con l'irrequietezza chatwiniana del nomade. E incontrare quello che non ti aspetti. Artisti di strada, uomini dal fisico poderoso, dalla tenerezza e dalla violenza ambigua, una ragazza affascinante, figura angelica costretta a confrontarsi con l'inferno, in un angolo e in uno sguardo che mai si sarebbero creduti orrendi. Il pregevole racconto di Massimo Simeone non concede chilometri all'utopia, descrive, attraverso la dialettica arte (fotografia e musica)/pubblicità (consumismo e mercificazione del corpo) personaggi memorabili, chiaroscurali, infantili fino alla violenza, estremamente maturi fino alla soglia dell'altare di Dio senza volto, di carne. Al centro la figura di Verlaine, il fotografo di origini italiane, calamita di una folta schiera di uomini in cerca di annientare le sbarre del quotidiano per trovare le chiavi di una esistenza concreta attraverso la libera arte. Se non restiamo a lungo, se la nostra vita dura il tempo di una mosca o di una zucca, allora "dobbiamo cercare altrove una città/duratura, il posto in un altro paese / dove fissare la nostra dimora" (Jeremy Taylor).
Starting to freedom, with the restless Nomad chatwinian. And meet what you don't expect. Street artists, men from the powerful physical tenderness and violence, a charming girl, angelic figure forced to confront Hell, in one corner and a look that never would have believed horrible. The remarkable story of Maximus Simeon does not grant describes, through the dialectic kilometers per utopia, art (photography and music)/advertising (consumerism and commodification of the body) memorable characters, mature, juvenile violence, extremely light up until the threshold of the faceless God, meat. The Center figure of Verlaine, the Italian-American photographer, magnet of a large group of men seeking to annihilate the bars of the newspaper to find the keys to a concrete existence through the free art. If we do not remain for a long time, if our hard life time of a fly or a pumpkin, then "we have to look elsewhere for a city/durable, the place in another country/the location of our home" (Jeremy Taylor).