Kant e l'estetica moderna - 9788837231422

Kant e l'estetica moderna: In "Kant e l'estetica moderna" (1903) Simmel presenta gli aspetti più significativi della sua concezione estetica, nel fitto confronto con Kant che, insieme a Goethe, è un costante punto di riferimento. Da un lato, riconosce a Kant il merito di aver sottolineato l'autonomia del giudizio estetico e aver individuato nella tensione tra individuale e universale uno dei problemi fondamentali dell'estetica. Dall'altro, gli rimprovera di essere rimasto legato alla concezione classica dell'arte, come pura forma, e di aver identificato l'estetica con il canone della bellezza. Simmel pone l'accento sul contrasto proprio dell'arte moderna, e che avrà un ruolo centrale nella sua monografia su Rembrandt, tra l'idea di "bello" dell'arte classica, come ideale e tipico, e l'idea di "brutto", espressione della dinamicità vitale e del caratteristico. Simmel, agli albori del XX secolo, coglie perfettamente la sensibilità del nuovo che avanza, offrendo riflessioni che conservano appieno la loro attualità.
In "Kant and modern aesthetics" (1903) Simmel presents the most significant aspects of his aesthetic concept, in comparison to Kant, Goethe, is a constant point of reference. On the one hand, recognizes the merit of Kant stressed the autonomy of aesthetic judgement and have located in the tension between individual and universal one of the fundamental problems of aesthetics. On the other hand, the rebukes he was linked to the classical conception of art as pure form, and to have identified the aesthetics with the Canon of beauty. Simmel emphasises the contrast of modern art, and that will play a central role in his monograph on Rembrandt, between the idea of "nice" of classical art, as an ideal and typical, and the idea of "ugly", an expression of the vital and dynamic characteristic . Simmel, at the dawn of the 20th century, perfectly captures the feeling of the nuovo che avanza, offering reflections that retain their relevance.