Deposizione della vittima e giustizia penale. Una lettura del sistema italiano alla luce del quadro europeo - 9788813341503

Deposizione della vittima e giustizia penale. Una lettura del sistema italiano alla luce del quadro europeo: Tutela della vittima e giustizia penale sono termini di un binomio che si è fatto sempre più stretto negli ultimi anni. Molti, infatti, sono gli interventi normativi che hanno rinnovato l'attenzione verso una figura che sino a poco tempo fa sembrava pressoché dimenticata dal dibattito accademico. L'impulso per un ripensamento della posizione della vittima proviene soprattutto dalle fonti internazionali, dall'Union e europea in particolare. Dapprima con la Decisione quadro 2001/220/GAI, e ora con la Direttiva 2012/29/UE, il legislatore dell'Unione ha ridefinito diritti e facoltà di tale fi gura, incidendo su molti aspetti dei sistemi nazionali e sulla loro procedura penale. Dall'osservazione dell'impianto normativo sovranazionale emerge come tra tutte le vittime ve ne siano alcune che meritano un'attenzione speciale e richiedono una sensibilità ulteriore al giurista moderno. Il concetto di vittima "vulnerabile", elaborato soprattutto in seno all'Unione, indica la strada verso un sistema flessibile, in cui i vari livelli di protezione dovrebbero essere calibrati sulla diversa predisposizione di un soggetto ad essere ferito. La procedura penale italiana viene pertanto messa sotto esame. Tra i vari profili coinvolti, il presente lavoro si concentra sulle forme di protezione contro le lesioni psicologiche provocate dalle modalità tipiche del rito penale, in particolare nel momento in cui una vittima "vulnerabile" diventa fonte di prova. In altre parole, vengono presi in considerazione i tentativi di proteggere la vittima dalla cosiddetta vittimizzazione "secondaria".
Protection of the victim and criminal justice are terms of a binomial that has become more and more strict in recent years. Many, in fact, are the legislative interventions that have renewed the attention towards a figure that until recently seemed almost forgotten by the academic debate. The Impulse for an afterthought of the victim's position comes mainly from international sources, from Union and European in particular. Firstly, with the framework Decision 2001/220/JHA, and now with the Directive 2012/29/EU, the Union legislator has redefined the rights and faculties of this fi gure, affecting many aspects of the national systems and their criminal procedure. The observation of the supra-national regulatory system shows that among all the victims there are some who deserve special attention and require a further sensitivity to the modern jurist. The concept of a ' vulnerable ' victim, drawn up above all within the Union, indicates the way to a flexible system, in which the various levels of protection should be calibrated to the different susceptibility of a person to be injured. The Italian Criminal Procedure is therefore put under scrutiny. Among the various profiles involved, this work focuses on the forms of protection against psychological injuries caused by the typical procedures of the criminal rite, particularly when a "vulnerable" victim becomes a source of evidence. In other words, attempts to protect the victim from the so-called "secondary victimization" are taken into account.