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Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, vaticano e mafia - 9788811620518
di Gianni Simoni Giuliano Turone edito da Garzanti, 2009
- € 16.00
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, vaticano e mafia
- Autori : Gianni Simoni Giuliano Turone
- Editore: Garzanti
- Collana: Saggi
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: problemi e servizi sociali
- Argomenti : Sindona, Michele Mafia
- Pagine: 197
- Dimensioni mm: 145 x 215 x 21
- ISBN-10: 8811620511
- ISBN-13: 9788811620518
Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, vaticano e mafia: La storia d'Italia è punteggiata di misteri. Uno dei più inquietanti è probabilmente quello della morte di Michele Sindona nel marzo del 1986. Conosciamo la causa del decesso: un caffè al cianuro bevuto nella sua cella nel carcere di Voghera, un caffè simile a quello alla stricnina che uccise Gaspare Pisciotta ai tempi del bandito Giuliano. Ma chi mise il veleno nella tazzina? E perché? Per capirlo, è necessario in primo luogo ricostruire la biografia e la personalità del banchiere siciliano. Sindona è stato senz'altro un grande protagonista dei nostri anni Sessanta e Settanta. Finanziere potentissimo, intratteneva rapporti con importanti uomini politici al di qua e al di là dell'Oceano: nel 1973 Andreotti lo definì "salvatore della lira" e nel 1974 l'ambasciatore USA in Italia lo premiò come "Uomo dell'anno"; era uno degli uomini di fiducia del Vaticano, e in particolare dello IOR diretto da Paul Marcinkus, ma aveva anche legami con la mafia. Iscritto alla P2 di Licio Gelli, fu lui a introdurre Roberto Calvi negli ambienti di quella loggia segreta, oltre che in quelli vaticani e in quelli mafiosi: i due banchieri erano infatti legati da un intrico di affari avventurosi che avrebbero portato entrambi alla rovina. Sindona fu processato e condannato per bancarotta fraudolenta sia negli Stati Uniti sia in Italia e successivamente fu anche condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della sua Banca Privata Italiana.
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