Barocco giuridico. Osservatori, osservanti, spettatori - 9788891759481

Barocco giuridico. Osservatori, osservanti, spettatori: Siamo ancora artefici del diritto, o solo spettatori inerti di un ordine ormai al di fuori della nostra portata? Rispondere significa indagare due figure chiave della filosofia giuridica e politica del Novecento: l'osservatore e lo spettatore. Se con l'osservatore il discorso normativo disvela una dimensione razionale, positivista e partecipata, con lo spettatore il diritto mostra la sua natura passionale, "patetica" ed iconica. Ancora: se l'osservatore è sempre in grado di modificare ed incidere sulla realtà giuridica, lo spettatore può solo assistere passivamente ad un diritto che finisce per assomigliare ad una grande mise-en-scène. Il volume intende mostrare come la crisi della forma-stato e dei modelli di sovranità novecenteschi, insieme alla nascita della "società delle immagini", trovino proprio nello spettatore la forma di soggettività privilegiata per interpretare e de-costruire il diritto contemporaneo. Nell'epoca del "Barocco giuridico", in cui le forme della modernità sembrano piegarsi fin quasi a dissolversi come in un dipinto di Rubens o di Velázquez, chi decide nasconde sempre più il suo volto fra folle acclamanti, cieche e impotenti, e sguardi erranti e solitari di chi stenta semplicemente a riconoscere un nuovo ordine.
We are still masters of law, or just viewers now order aggregates outside our scope? Answer means investigate two key figures in legal and political philosophy of the twentieth century: the Watcher and the Viewer. If the observer regulatory discourse reveals a rational, positivist and participatory dimension with the viewer the right shows his passionate nature, "pathetic" and iconic. Again: If the observer is always able to change and affect the legal reality, the viewer can only assist tamely to a right that ends up looking like a great mise-en-sc??ne. The volume goes to show how the crisis of form-State and models of twentieth-century sovereignty, along with the birth of the "society of images", located right in the viewer privileged form of subjectivity in interpreting and de-build contemporary law. In the era of "legal Baroque", in which the forms of modernity seem to bend almost dissolve like a painting by Rubens or Velazquez, who hides his face increasingly among crowds acclaiming, blind and helpless, and errant glances and Solitaire who is struggling simply to recognize a new order.