«Non era una donna, era un bandito». Rita Rosani, una ragazza in guerra - 9788883147654

«Non era una donna, era un bandito». Rita Rosani, una ragazza in guerra: "Cosa pensò Rita, la giovane maestra ebrea dai capelli rossi, quando nel mirino del moschetto vide i nazifascisti venirle addosso? Perché era rimasta indietro a sparare, mentre gli altri partigiani, incluso il suo uomo, si erano dati alla fuga? Aveva forse saputo che il suo ex fidanzato era stato ammazzato ad Auschwitz? Non voleva più vivere nell'Italia avvelenata dalle leggi razziali? Una storia vera, piena di ombre, con domande cui nemmeno un processo per omicidio e una medaglia d'oro - l'unica, concessa a un'italiana morta in combattimento - riescono a dare risposta definitiva. Le vicende di Rita e dei due uomini della sua vita: "Kubi", un triestino di origine polacca di cui l'autore trova le ultime appassionate lettere in Abruzzo in un palazzotto in rovina, e il colonnello Ricca, un reduce di Russia guascone e tombeur de femmes. Tre vite nella tempesta, nelle quali è impossibile non immedesimarsi." (Paolo Rumiz)
"What she thought Rita, the red-haired young Jewish teacher, when targeted by musket saw fascists come on? Because it was left behind to shoot while the other partisans, including her husband, had given to escape? Had perhaps learned that her former boyfriend had been killed in Auschwitz? She did not want to live in Italy poisoned by racial laws? A true story, full of shadows, with questions that even a murder trial and a gold medal-the only one granted to a dead Italian in combat-can give definitive answer. The story of Rita and the two men in her life: "Kubi", a Polish-born in Trieste, which the author finds the latest passionate letters in Abruzzo in a ruined Palace, and Colonel Rich, a veteran Russia Gascon and tombeur de femmes. Three lives in the storm, in which it's impossible not to empathize. " (Paul Rumiz)