Il regno proibito - 9788865944424

Il regno proibito: "Avevo perso il contatto con la terraferma, come accade a molti che vanno per mare". Il mare, con la sua capacità di unire e dividere, è spettatore maestoso e muto di questo suggestivo romanzo, insieme storico e onirico, tra i capolavori della letteratura olandese, pubblicato nel 1932 e qui tradotto per la prima volta in italiano. Una narrazione parallela di due storie lontane nel tempo che finiscono per intrecciarsi in maniera inestricabile. Nel Cinquecento, il protagonista è il poeta Luís de Camoes, che a causa del suo amore proibito per Diana, la futura sposa del successore al trono di Portogallo, viene esiliato a Macao, la colonia più remota, la più distante dalla madrepatria. Nel Novecento, un marconista irlandese espulso dalla sua terra attraversa i mari senza una meta. Coglie alla radio brandelli di conversazioni che sembrano emergere dal passato e lentamente la sua stessa esistenza mostrerà inquietanti somiglianze con le vicende avventurose del poeta Camoes, al punto che i due personaggi andranno fatalmente a confluire in uno solo. Nell'odissea dei due uomini, separati e congiunti da quattro secoli di storia, si dispiega - come si legge nella postfazione di Jane Fenoulhet un'esemplare parabola dell'alienazione dell'individuo in un mondo ostile, ma anche una critica al colonialismo europeo in terra d'Oriente, all'arroganza e all'ottusità del potere.
"I had lost contact with the Mainland, as happens to many who go to sea". The sea, with its ability to merge and split, is majestic and silent spectator of this evocative novel, historical and dream together, among the masterpieces of Dutch literature, published in 1932 and translated here for the first time in Italian. A parallel narrative of two stories distant in time that end up intertwined in inextricable way. In the 16th century, the protagonist is the poet Luis de Camoes, who because of his forbidden love for Diana, the bride of the successor to the throne of Portugal, is exiled to Macau, the earliest colony, the further away from the motherland. In the twentieth century, an Irish radio operator expelled from his land crosses the seas without a goal. Captures the radio bits of conversations that seem to emerge from the past and slowly its very existence will show disturbing similarities with adventurous stories of the poet Camoes, to the point that the two characters will be fatally to merge into one. In the Odyssey of the two men, separated and joined by four centuries of history, unfolds-as stated in the afterword by Jane Fenoulhet-an exemplary parable of alienation of the individual in a hostile world, but also a critique of European colonialism in the land of the East, the arrogance and stupidity of power.