L'imperativo estetico. Scritti sull'arte - 9788860308757

L'imperativo estetico. Scritti sull'arte: L'estetica di Sloterdijk non è semplicemente una filosofia dell'arte, ma anzitutto un modo eminente di fare filosofia. Al centro della riflessione che attraversa i saggi qui raccolti è la questione dell'aisthesis - la sensazione o sensibilità - nella sua più ampia declinazione. Da un lato si attribuisce all'arte "in senso stretto "uno spazio eccentrico rispetto alla norma, dall'altro si fa valere un modo alternativo di guardare all'esperienza estetica, riconoscendole un ruolo guida nelle scelte consapevoli e nelle condotte inconsapevoli dell'essere umano. Così concepita, l'estetica possiede un profondo potere euristico: ci aiuta a capire che tipo di mondo ci siamo costruiti, come ci "sentiamo" in questo mondo e in che modo potremmo cambiarlo, cominciando da noi stessi. Con lo stile incisivo e la profondità analitica che gli sono propri, Sloterdijk affronta un ampio spettro di questioni tradizionalmente assegnate alla dimensione estetica - dall'architettura alla musica, dal design alla pittura, dalla forma della città alla letteratura - inquadrandole nella sua originale e innovativa antropologia filosofica.
The aesthetics of Sloterdijk is not simply a philosophy of art, but above all an eminent way of doing philosophy. At the Centre of reflection through the essays collected here is the question of aisthesis-the sense or sensibility--in its broadest declination. On the one hand it gives to art "strictly speaking" eccentric space than normal, on the other hand it puts forward an alternative way of looking at aesthetic experience, recognising them a leading role in informed choices and in the pipelines unaware of the human being. Thus conceived, the aesthetics has a deep heuristic power: helps us to understand what kind of world we have built, how we "feel" in this world, and how we could change it, starting with ourselves. Punchy style and its own profundity, Sloterdijk tackles a broad spectrum of issues traditionally assigned to the aesthetic dimension-from architecture to music, from design to painting, from the town's form to the literature-squarely in his original and innovative philosophical anthropology.