La Città delle rose - 9788856611182

La Città delle rose: Isaac Amin è in carcere, accusato di spionaggio perché ebreo nell'Iran che ha fatto del regime islamico la sua bandiera. Ai compagni di prigionia giunge notizia dell'esecuzione sommaria dei loro familiari. A Isaac è negato ogni contatto con l'esterno, può solo amarli da lontano e augurare a loro una buona vita. Farnaz osserva il giornale, ancora aperto su un articolo che il marito probabilmente non ha mai finito di leggere. Ripensa alla sera prima, l'ultima trascorsa insieme, sprecata in una discussione sulle condizioni sempre più allarmanti del Paese, argomento che lui odiava. A un oceano di distanza, Parviz lavora nel negozio di cappelli del suo padrone di casa a Brooklyn, per pagare l'università e l'affitto. Strano che fra tante ragazze, si sia innamorato proprio della figlia del padrone, Rachel, timida e molto religiosa. E come se Parviz, incapace di tanta fede, delegasse a lei le sue preghiere per la salvezza del padre lontano. Shirin non ama i maghi e i trucchi con cui fanno sparire le cose e le persone. Come quelli che succedono a casa sua, dove sono scomparsi la teiera d'argento e l'anello con lo zaffiro della mamma. Forse sono solo fuori posto, le dicono. E Shirin pensa che deve essere successa la stessa cosa a suo padre, che non si vede da giorni. Magari, prima o poi, ritroverà anche lui al suo posto, nella poltrona di pelle in soggiorno, tra i libri e le sigarette, a sorseggiare il tè che gli verserà dalla teiera d'argento la mamma, di nuovo con l'anello al dito.
Isaac Amin is in jail, accused of espionage because Jew in Iran that made the Islamic regime its flag. To fellow prisoners comes news of the summary execution of their families. Isaac is denied any contact with the outside world, he can only love them from afar and wish them a good life. Josh looks on paper, still open on an article that her husband probably never finished reading. Think back to the night before, the latest spent together, wasted in a discussion of the alarming conditions in the country, which he hated. An ocean away, Parviz is working in the hat shop of his landlord in Brooklyn, to pay for College and rent. Strange that among many girls, you're in love with his master's daughter, Rachel, timid and very religious. And as if Parviz, incapable of such faith, delegates to her prayers for the salvation of his father away. Shirin does not like mages and the tricks with which to make disappear the things and people. Like those that happen to his house, where they disappeared the silver teapot and mother's sapphire ring. Maybe I'm just out of place, they say. And Shirin thinks should be the same thing happened to her father, which is not seen for days. Maybe someday, he'll end up in his place, in the leather chair in the living room, between the books and the cigarettes, sipping tea that pours from the silver teapot mom, again with the ring on her finger.