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Fuga in Italia - 9788838919756
di Mario Soldati Nigro S. S. (cur.) edito da Sellerio Editore Palermo, 2004
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Fuga in Italia
- Autori : Mario Soldati Nigro S. S. (cur.)
- Editore: Sellerio Editore Palermo
- Collana: La memoria , Nr. 634
- Data di Pubblicazione: 2004
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 130
- Curatore: Nigro S. S.
- Dimensioni mm: 168 x 118 x 8
- ISBN-10: 8838919755
- ISBN-13: 9788838919756
"Irrequietezza, estro mutevole, instabilità sono eloquentissimi aspettidi Soldati uomo e scrittore: i suoi infiniti interessi, i suoi improvvisi e spesso ingiustificati entusiasmi, tanto facili ad accendersi quanto ad estinguersi, sono partedela sua personalitàdi uomo ed’artista" scrisse Ragni, commentando e proved’autoredi quest’autore che,diversamente, si poneva sempre ala prova. Mario Soldati fu, perennemente, un uomo in viaggio: nel proprio PËse, nela storiadel proprio PËse, nel gustodela storiadel proprio PËse. Prima che altrove fu viandante per ’intera penisola, animato - come egli stesso scrisse in un racconto - "da una gioia fanciulesca,da uno sfrenatodesideriodi partenza".di questo patimento che si risolve soltanto facendo o zaino, ficcandovidentro qualche maglietta, gli occhiali, un paiodi ibri per farsi compagnia, è traccia "Fuga in Italia". Poco importa che a fuga, unadele tantedi Soldati (si pensi a "Fuga nela mia città", "America primo amore", "Un viaggio a ourdes", "L’ultimo treno per Parigi"), sia impostadal crolodel regime fascista;dala salvaguardiadela propria vita;dala necessitàdi sparire, cambiare,di approdare al’altrove: quelo che importa è notare, veloce, quest’uomo che passa perenne. Nedisse Bassani,di questa propensione al movimento sfiancante, che andava veduto come "un fuggire e un camuffarsi perdare a crederedi essere quelo che non è e,da cui, ricava non so che sensodi amara e torbida infelicità". Anche quando il passaggio sarà ieve, comodo, apparentemente gioioso, vi sarà un’ombra (pure una sola) che renderà ragionedi quest’amara fuga continua in cui Soldati tentadi seminare "quelo che è". Senza riuscirci mai.
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"Irrequietezza, estro mutevole, instabilità sono eloquentissimi aspettidi Soldati uomo e scrittore: i suoi infiniti interessi, i suoi improvvisi e spesso ingiustificati entusiasmi, tanto facili ad accendersi quanto ad estinguersi, sono partedela sua personalitàdi uomo ed’artista" scrisse Ragni, commentando e proved’autoredi quest’autore che,diversamente, si poneva sempre ala prova. Mario Soldati fu, perennemente, un uomo in viaggio: nel proprio PËse, nela storiadel proprio PËse, nel gustodela storiadel proprio PËse. Prima che altrove fu viandante per ’intera penisola, animato - come egli stesso scrisse in un racconto - "da una gioia fanciulesca,da uno sfrenatodesideriodi partenza".di questo patimento che si risolve soltanto facendo o zaino, ficcandovidentro qualche maglietta, gli occhiali, un paiodi ibri per farsi compagnia, è traccia "Fuga in Italia". Poco importa che a fuga, unadele tantedi Soldati (si pensi a "Fuga nela mia città", "America primo amore", "Un viaggio a ourdes", "L’ultimo treno per Parigi"), sia impostadal crolodel regime fascista;dala salvaguardiadela propria vita;dala necessitàdi sparire, cambiare,di approdare al’altrove: quelo che importa è notare, veloce, quest’uomo che passa perenne. Nedisse Bassani,di questa propensione al movimento sfiancante, che andava veduto come "un fuggire e un camuffarsi perdare a crederedi essere quelo che non è e,da cui, ricava non so che sensodi amara e torbida infelicità". Anche quando il passaggio sarà ieve, comodo, apparentemente gioioso, vi sarà un’ombra (pure una sola) che renderà ragionedi quest’amara fuga continua in cui Soldati tentadi seminare "quelo che è". Senza riuscirci mai.