Da leccarsi i baffi. Memorabili viaggi in Italia alla scoperta del cibo e del vino genuino - 9788865480724

Da leccarsi i baffi. Memorabili viaggi in Italia alla scoperta del cibo e del vino genuino: "Da leccarsi i baffi" è un'antologia di scritti di Mario Soldati; una raccolta di racconti, appunti, dialoghi su vino, cibo, olio (e acqua), in un viaggio dentro l'Italia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, con una puntata in un ristorante italiano di Chicago. Un viaggio che dura decenni, ricco di aneddoti e di colore, costellato da una miriade di ritratti di vignaioli e di osti, attraverso paesaggi agresti che sembrano usciti da una tela del Quattrocento. Soldati ama l'umanità civile, semplice, operosa, che dalla terra tira fuori prodotti genuini. Ama l'osteria col campo di bocce, il produttore di vino schietto, l'olivicultore che fa l'olio con le proprie olive. Grande, affabile conversatore, Soldati mette il suo io al centro di brevi racconti e note, di flash diaristici e memorialistici, e facendo perno su quello ruota intorno lo sguardo curioso, accogliendo stuoli di personaggi famosi e ignoti: contadini, principi, operai, industriali, artisti. Attraverso la descrizione anche minuta di cibi e vini che quell'Italia variegata produce e consuma, i racconti di Soldati si rivelano uno straordinario reportage su un paese colto nel momento di trapasso verso la modernizzazione selvaggia del consumismo. Soldati, dietro il fumo del suo immancabile sigaro tenuto stretto tra i denti, da sotto i baffi sornioni, preferisce rischiararci con le testimonianze vive di un'Italia del gusto, materiale e intellettuale, che, anche se odora di passato, avrebbe tutta la forza di indicare un'alternativa per il futuro.
"Yummy" is an anthology of writings by Mario Soldati; a collection of short stories, notes, dialogues on wine, food, oil (and water), on a trip in Italy, from Valle d'Aosta to Sicily, with a stake in an Italian restaurant in Chicago. A journey lasting decades, full of anecdotes and color, dotted with a myriad of portraits of vintners and innkeepers, through rural landscapes that seem to come from a painting of the fifteenth century. Soldiers loves humanity civil, simple, industrious, that from the Earth pulls out genuine products. Loves the restaurant with Bowling Green, the winemaker Frank, the olivicultore that makes the oil with their own olives. Big, affable conversationalist, Soldiers puts his I the Centre of short stories and notes, like flash and memoirs, and pivoting on that revolves around the curious gaze, welcoming flocks of famous and unknown: peasants, Princes, labourers, industrialists, artists. Through the description even chopped foods and wines that Italy varied produces and consumes, tales of soldiers will reveal an extraordinary reportage on a country caught in the moment of transition towards modernization wilderness of consumerism. Soldiers, behind the smoke of his ubiquitous cigar held tight in his teeth, from under the mustache rischiararci with the other side, prefers to live an Italy of taste, material and intellectual, that even if it smells like the past, would have all the power to indicate an alternative for the future.