Levati Sole. Diario umoristico di un italiano residente in Giappone - 9788826051925

Levati Sole. Diario umoristico di un italiano residente in Giappone: Salve a tutti, sono Davide. Nasco negli anni Settanta e come per molti della stessa generazione il mio destino fu segnato quando qualcuno in famiglia decise di sintonizzare la tv sulla Rai, proprio nel momento in cui veniva trasmessa la prima puntata di Goldrake. Molti anni, una laurea in Lingue Orientali e un capitale dilapidato in ogni cosa avesse anche lontanamente a che fare con la cultura giapponese dopo, mi sono trovato per motivi di lavoro a Tokyo. Quello che doveva essere un breve soggiorno di un paio di mesi, mio malgrado è venuto a trasformarsi in un lungo decennio ricco di esperienze, disavventure, disfatte e conquiste. Questi racconti umoristici vogliono essere uno sguardo ironico ad alcune vicende che hanno caratterizzato la mia vita di quegli anni e ai personaggi che ne hanno fatto parte. Dedico la mia umile opera minimalista a tutti coloro che sono interessati al Giappone ma cercano un punto di vista nuovo, schietto, senza i filtri della retorica che fin troppo spesso hanno idealizzato questa cultura ampiamente fraintesa. Buona lettura.
Hi everyone, I'm David. I was born in the 1970s and as with many of the same generation my fate was sealed when someone in the family decided to tune a Rai tv, just when transmitted the first episode of Grendizer. Many years, a degree in Oriental languages and a dilapidated capital in everything even remotely to do with Japanese culture, I have found to work in Tokyo. What was supposed to be a short stay for a couple of months, in spite of myself came to turn into a long eventful decade, misadventures, defeats and conquests. These humorous tales to be ironic glance at some events that have characterized my life in those years and characters that have made part. I dedicate my humble minimalist work to all those who are interested in Japan but is looking for a new point of view, blunt, without the filters of rhetoric that all too often they idealized this culture widely misunderstood. Good read.