La malattia dell'Occidente. Marketing of life - 9788862506199

La malattia dell'Occidente. Marketing of life: "Il libro di Ivano Spano è un grande connettore. Srotola, pagina dopo pagina, una moltitudine di opere e autori creando una polifonia là dove si è soliti incontrare una monotonia. Traccia percorsi tra saperi e indica il posto migliore per guadare, raggiungendo l'altra riva. Forse come non mai siamo in presenza di un nomadismo concettuale sorretto da una precisa idea di viaggio. Infatti, i concetti spesi in queste pagine migrano da nord a sud, da est a ovest, eppure sempre accompagnati da precise coordinate. Restando nell'alveo del linguaggio metaforico del titolo ('La malattia dell'Occidente'), non si può che partire dalla diagnosi dell'esistente. E senza indugiare su conflitti di etichettamento (modernità, post modernità, tarda modernità, e così via), è sotto gli occhi di chiunque la constatazione di un rapido mutamento dei codici della convivenza. Saltati - ma non tramontati definitivamente - gli assetti societari della tradizione, ai più pare di essere proiettati in un mondo caotico - nessuno sembra in grado di indicare una direzione - e non è certo un caso che il termine 'crisi' sia associato a una condizione di stato e non di processo. Non più una fase passeggera ma una costante." (Dalla Presentazione di Adriano Zamperini, Università di Padova)
"The book of Ivano Spano is a great connector. Unrolling, page after page, a multitude of works and authors creating a polyphony where it is usual to encounter a monotony. Track paths between knowledge and indicates the best place to Ford, reaching the other side. Perhaps as never before there's a conceptual nomadism supported by a precise idea of travel. In fact, the concepts being spent on these pages migrate from North to South, from East to West, yet always accompanied by precise coordinates. Remaining in the bed of the metaphoric language of the title (' disease of the West '), one can only start from the existing diagnosis. And without lingering tagging contention (modernity and post modernity, late modernity, and so on), it is evident to anyone finding a rapid change of codes of coexistence. Jumped-but not permanently-the corporate structure of tradition, had declined the most seem to be projected in a chaotic world-nobody seems able to indicate a direction-and it is not by chance that the term ' crisis ' is associated with a condition of the State and not of process. No longer a passing phase but a constant. " (By Adriano Zamperini, University of Padova)