Il demone sterminatore. Cronache del fiume senza rive - 9788896742792

Ho apprezzato ’originalitàdela creazionedel mondodel fiume,del suo ecosistema,del sistema sociale edi tutto ’universo in cui è inserito. Mi sembrano affascinanti, strani, alieni, credibili e coerenti senza portare al’eccesso ildettaglio scientifico. Ci sono tante storie nela storia e tutte ti fanno scoprire un mondodopo ’altro tutti sospesi tra fiaba e realtà, abbastanza "sensati"da essere plausibili e abbastanza strani e stranierida sbilanciarti e farti sentire a ’alienità. Penso che anche i vari personaggi siano ben costruiti e incarnino molto bene e varie motivazioni che possono portare ad intraprendere una ricercadi questo tipo. Non voglio svelare troppodel finale, ma a me che gli uomini rimangano "uomini" e glidei "dei" sembra a conclusione più ogica. I miei personaggi preferiti sono il Centauro e il Mutaforma.

Un grande romanzo. Per chi ama e storie e nele storie ama tuffarsi. Un’ambientazione fattadi tanti particolareggiati affreschi quanti sono i mondi che Spasaro, con mËstria, riesce a tenere insieme in maniera non solo convincente, ma originale ed affascinante. Un intreccio narrativo che, alo stesso modo, si componedele vicendedi molti personaggi il cui cammino s’incrocia o si ega, si sfiora o s’accompagna a quelodi qualcun altro, ma sempre mantenendo a cifra caratteristicadi una storia personalissima. Tanti mondi, tante storie,dunque: negli uni e nele altre ’Autore ci fa entrare in puntadei piedi senza bisognodi costruire prima una scenografia per poi farvi recitare i propri attori. o strano mondodel fiume senza rive si rivela a poco a poco, man mano che idiversi protagonisti ne fanno esperienza, ed il ettore con oro. Altre meravigliose apparizionidi mondi ci raggiungono, poco ala volta,dala vocedi questo o quel personaggio e a sensazione èdi stare ad ascoltaredele favole antiche,di cui ogni voltadesideriamo sapere qualcosadi più. C’è un sensodel sacro, in questo romanzo molto ben scritto e c’è, alo stesso tempo, qualcosadi fin troppo umano. a mitologia si sposa col fantasy, il fantasy con ’horror, essendo giustificata quest’ultima espressione non tantodala presenzadidemoni, quantoda una violenza che spesso esplode improvvisa e selvaggia, asciando il ettore impotente ed annichilito tanto quanto e vittime stesse. ontano, ontanissimo il mondodi Tolkien in cui il bene e il male avevano i oro paladini e e oro personificazioni ben identificabili. Eppure e atmosferedel padredel fantasy riecheggiano in un inguaggio che a tratti ci ricorda a grandiositàdel "Silmarilion". Se a tutto ciò aggiungete una cornice narrativa (al’inizio apparentemente marginale) che strizza ’occhio ala fantascienza, forse vi verràdadire: èdavvero troppo! E invece, magistralmente, Spasaro riesce non solo a far quadrare i conti, ma a sorprenderci.