Immigrazione, la moderna schiavitù. Un Paese che importa «disperati» ed esporta laureati non ha un grande avvenire davanti a sé... - 9788892338661

Immigrazione, la moderna schiavitù. Un Paese che importa «disperati» ed esporta laureati non ha un grande avvenire davanti a sé...: Per giungere in Europa gli immigrati devono sottostare ai tormenti di due "catene" infernali: la prima, fatta di pericoli e di violenze disumane, che si snoda dal luogo d'origine fino alle coste europee; la seconda, fatta di mala accoglienza e di lavoro nero, che li accompagna nei luoghi di destinazione. È questa la moderna schiavitù che avanza e si diffonde in ogni contrada della nostra civilissima Europa. Le oligarchie dominanti vorrebbero "esportare" il terzo mondo nel primo, per espellere i giovani acculturati temuti come potenziali ribelli e usarli per scardinare il mercato del lavoro e le conquiste, sociali e contrattuali, dei lavoratori del primo mondo. Non servono guerre tra poveri, ma unita e solidarietà tra immigrati regolari e lavoratori del primo mondo, contro il nemico comune. Accordi di cooperazione fra gli Stati per eliminare le "catene" dello sfruttamento, regolarizzare i flussi e garantire un'accoglienza dignitosa agli immigrati e alle loro famiglie.
To reach Europe immigrants must submit to the ordeal of two chains of hell: the first, made of dangers and inhumane violence, which runs from that place until Europe's coasts; the second, made of mala acceptance and undeclared work, accompanying them at the places of destination. Is this the modern slavery that progresses and spreads in every county of our civilized Europe. The ruling oligarchies would like to "export" the third world into the first, to expel the young educated feared as potential rebels and use them to undermine the labor market and the social workers and contractual achievements, of the first world. Don't serve wars between poor, but United and solidarity between legal immigrants and workers in the first world, against the common enemy. Cooperation agreements between States to eliminate the "chains" of exploitation, regularize the flows and ensure a dignified life for immigrants and their families.