Pessimismo? - 9788865426289

Pessimismo?: Già all'apparizione del "Tramonto dell'Occidente" (1918) Spengler incorse nell'accusa di pessimismo, oltre che di dilettantismo. L'autore, dal canto suo, prima ancora che fosse pubblicato il secondo volume (1922), respinse energicamente simili addebiti, chiarendo innanzitutto di non essere o di non considerarsi affatto un pessimista, come risulta dallo scritto "Pessimismo?" (1921) che riproponiamo insieme con due conferenze pressoché coeve, l'una dedicata alla lirica (si può ricordare che Spengler stesso amava scrivere versi), l'altra al pensatore che egli considerò sempre il suo nume tutelare: Nietzsche. Il saggio di Marcello Veneziani, che accompagna la presente edizione, ripercorre le alterne sorti dell'opera di Spengler nel Novecento, le ragioni politiche dell'ostracismo che essa subì e infine segnala la lungimiranza e i limiti di una profezia grandiosa, benché in parte mancata.
Already the appearance of the "decline of the West" (1918) Spengler incurred in the prosecution of pessimism, and amateurism. The author, on the other hand, even before it was published the second volume (1922), rejected energetically similar objections, clarifying first not to be or not to be a pessimist, as is clear from the written "pessimism?" (1921) that propose together with two conferences almost coeval, the one dedicated to the Opera (you may remember that Spengler himself loved to write verses), the other to the thinker that he always considered his tutelary deity: Nietzsche. The essay by Marcello Veneziani, accompanying this edition traces the alternate future of Spengler's work in the twentieth century, the political reasons of the ostracism it suffered and finally signals the foresight and the limits of a great prophecy, although part failure.