I poeti fioriscono al buio - 9788869343094

I poeti fioriscono al buio: Fabio Squeo è un autore capace di trasmettere emozioni e i componimenti che compongono questo "I poeti fioriscono al buio" hanno il pregio di regalarci sprazzi di assoluta sincerità e malinconica illusione. Non è un caso che l'autore sia uno studioso della filosofia esistenzialista: anche qui è perpetuo ed incessante l'interrogarsi sul non senso della vita, il non riuscire a dominare l'abissale vuoto cosmico che regola le nostre esistenze. E basterebbe leggere la bellissima Vagoni, dove ci viene sussurrato che: "Siamo vagoni fermi nell'attesa del niente ad aspettare un preludio che mai arriverà", per avvalorare questa ipotesi. Cosa ci può salvare da questo deserto in cui siamo costretti a vivere? L'amore, quindi. O, meglio, il ricordo di un sentimento che, ingannevole ed effimero, ha lasciato brividi e squarci nella nostra anima e, tra le nostre mani, spine al posto di rose. Una raccolta, quindi, che non lascia spazio alla speranza e ci ricorda, vero dopo verso, quanto corriamo impazienti verso un qualcosa (l'altro, il sogno, il ricordo), più veloci di una primavera senza futuro.
Fabio Squeo is an author capable of transmitting emotions and the compositions that make up this "Poets bloom in the dark" have the merit of giving us flashes of absolute sincerity and melancholic illusion. It is no coincidence that the author is a scholar of existentialist philosophy: here too it is perpetual and incessant to question the meaninglessness of life, the inability to dominate the abyssal cosmic emptiness that regulates our existences. And it would be enough to read the beautiful Wagons, where we are whispered that: "We are wagons stopped waiting for nothing waiting for a prelude that will never come", to corroborate this hypothesis. What can save us from this desert in which we are forced to live? Love, then. Or, rather, the memory of a feeling that, deceptive and ephemeral, has left shivers and gashes in our soul and, in our hands, thorns instead of roses. A collection, therefore, that leaves no room for hope and reminds us, true after verse, how impatiently we run towards something (the other, the dream, the memory), faster than a spring without a future.