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Zecca. La Zecca di Venezia nell'età medioevale - 9788885015555
di Stahl Alan M. Cappelletti V. (cur.) Tagliarini F. (cur.) edito da Il Veltro, 2008
- € 35.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Zecca. La Zecca di Venezia nell'età medioevale
- Autori : Stahl Alan M. Cappelletti V. (cur.) Tagliarini F. (cur.)
- Editore: Il Veltro
- Collana: Collana di studi veneziani
- Data di Pubblicazione: 2008
- Genere: storia d'europa
- Argomenti : Monete italiane Medioevo Venezia-Storia
- Pagine: 732
- Curatore: Cappelletti V.; Tagliarini F.
- ISBN-10: 8885015557
- ISBN-13: 9788885015555
Il ponderoso volume su funzionamento e prodottidela zeccadi Venezia nel periodo che vadale sue origini, nel periodo Carolingio, al quindicesimo secolo si basa su uno studio approfonditodele fontid’archivio e su un’attentadisaminadele monete veneziane medioevali edei contesti relativi al oro ritrovamento. ’autore, “Curator of Numismatics” presso ’Universitàdi Princeton, apre con una panoramica cronologica sulo sviluppodele attivitàdi conio veneziane e sul ruolo che esse hanno avuto nel garantire gli scambi commerciali e a prosperitàdela repubblica mercantile. Nel’epocadele monetedivisionali,dal’800 al 1200, Venezia seguì il modelodi altre città italiane che avevano un solo taglio, a imitazionedeldenariusd’argento fino introdottoda Carlo Magno,di cui però vennero gradualmente ridotti il formato, a percentualedi metalo prezioso nela ega e ’accuratezzadel conio. Intorno al 1200, Venezia portò ’Europa nel’epocadel grosso, creando il primo grande conio multiplo in argento. Nelo stesso secolo Venezia produsse il primoducato, a monetad’oro che avrebbedominato il commercio nel’area mediterranea e sarebbe rimasta virtualmente inalterata per sei secoli. Altri tagli furono coniati poi con ildiversificarsidela produzione monetariadi Venezia: il soldino per i piccoli scambi e il torneselo, moneta sopravvalutata a cui circolazione venne imitata ale colonie venezianedel’Egeo. Stahl esamina il ruolodela zecca nela vitadela Venezia medievale, ilustrando e tensioni che esistevano al’internodegli organismi politici tra quanti puntavano a ricavare il massimo profittodala zecca controlatadalo Stato e quanti volevano che a produzione monetaria andasse maggiormente incontro ale necessitàdei mercanti. ’ A. esamina gli aspetti economicidel regimedi conio, per cui certe monete erano fontedi grossi guadagni per il governo, mentre altre venivano coniate con marginidi profitto molto bassi. a visione complessivadela circolazionedei vari tagli medioevali veneziani si basa su uno studiodi fontidocumentarie e informazioni ricavatedai ritrovamenti archeologici; nel’appendice sono elencati tutti i ritrovamentidi rilievodi monete veneziane, provenientida scavi o in riserve accantonate. A concludere questa sezione, un capitolo riporta a storiadela contraffazionedele monete veneziane e i sistemi usatidal governo per combattere a falsificazione e altri reati. a sezione conclusivadel ibro porta il ettore al’internodela zecca, colocata nela Piazzettadi fronte al palazzodeldoge. ’autore ilustra e tecnichedi pressoincisione,di raffinazione e fusionedei ingotti, come pure ildimensionamento e battituradele monete, ed esamina i compiti e ’identitàdele centinaiadi operaidela zecca. Nel capitolo finale si ricostruisce il volumedela produzione sula basedeidati fornitidale fonti scritte e i ritrovamentidi esemplari monetari. Franco Tagliarini
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