Noi contro loro. Come funziona il fascismo - 9788828200192

Noi contro loro. Come funziona il fascismo: Ebreo americano, figlio di rifugiati europei scampati alla Seconda guerra mondiale, Jason Stanley parte da uno spunto autobiografico per porsi una domanda cruciale: perché la logica del «Noi contro Loro», alla base di tutti gli autoritarismi, è diventata non soltanto il segno distintivo della politica dei fascismi europei degli anni Trenta, ma anche un concetto così seducente nelle democrazie liberali in ogni parte del mondo? Pensare agli Stati Uniti di Donald Trump è immediato, ma non è l'unico caso. Stanley, conscio del rischio delle generalizzazioni, ma convinto che il tempo in cui viviamo le renda necessarie, sceglie l'etichetta «fascismo» per identificare le diverse forme di ultranazionalismo, incarnate in un leader autoritario, diffuse in varie parti del pianeta, e ne identifica i tratti distintivi, ricorrenti, dalla strumentalizzazione di un passato mitico all'uso spregiudicato della propaganda, dalla criminalizzazione delle minoranze al culto del patriarcato e della virilità. Se la prospettiva del suo lavoro è storica, analitica, l'intenzione è militante: un alert sull'America di Donald Trump (e non solo), tanto più appassionato quanto più radicato nella biografia di un intellettuale che ha sperimentato sulla propria pelle le insidie, i pericoli e gli esiti tragici che ogni forma di fascismo porta con sé. Riconoscerne i segnali, le strategie, le trappole mentali, dice Stanley, è un primo fondamentale passo per arginarne gli effetti più disastrosi.
Jewish American, son of European refugees survived the second world war, Jason Stanley from one autobiographical to ask a crucial question: because the logic of "us against them", the basis of all authoritarian regimes, has not only become the hallmark of the policy of European fascism in the 1930s, but also a concept so seductive in liberal democracies throughout the world? Think of the United States of Donald Trump is immediate, but it is not the only case. Stanley, mindful of the risk of generalizations, but convinced that the times we live in makes them necessary, choose the tag ??fascism?? to identify the different forms of ultranationalism, embodied in an authoritarian leader, spread in various parts of the planet, and identifies the distinctive, recurring, from the exploitation of a mythical past to the liberal use of propaganda, the cult of the Patriarchate and the criminalization of minorities of manhood. If the prospect of his work is historical, analytical, the intention is militant: an alert about America by Donald Trump (and beyond), the more passionate as rooted in biography of an intellectual who has experienced firsthand the pitfalls, dangers and tragic outcomes that each form of fascism brings. Recognize the signals, strategies, mental traps, says Stanley, is a first crucial step to contain the most disastrous effects.