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Ebben, ne andrò lontana - 9788896678138
di Silvia Stefani edito da ExCogita, 2010
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Ebben, ne andrò lontana
- Autore: Silvia Stefani
- Editore: ExCogita
- Collana: Voluminaria rosso
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: LETTERATURA ITALIANA: TESTI
- Pagine: 152
- ISBN-10: 8896678137
- ISBN-13: 9788896678138
Ebben, ne andrò lontana: Sullo sfondo della Milano del dopoguerra, tra case popolari e prati di periferia, Giulia ricorda gli anni di scuola, le vacanze solitarie dai nonni contadini sulle colline dell'Appennino, il viaggio-studio in Inghilterra per imparare la lingua, i primi amori, il primo impiego. Giulia è una donna concreta. Lavora, si sposa, ha due bambini. Ma è anche fragile e piena di incertezze. Appassionata nei sentimenti, estremista nelle opinioni, quando arriva il '68 partecipa agli scioperi e ai cortei di protesta, ma rimane estranea alle dispute della politica. Negli eventi che si succedono rapidi e tremendi negli anni successivi, a Milano e nel mondo, quel che ogni volta la colpisce e la fa soffrire è il dolore inferto ingiustamente agli innocenti: esseri umani uccisi, feriti, sfruttati, ambienti naturali distrutti. In certi momenti le sembra che tutto sia perso e sogna di fuggire. Ma non si arrende: "Finché resterà qualcuno di noi..."
Against the backdrop of postwar, between Council flats and Milan suburban lawns, Julia recalls the years of school, holidays solitarie grandparents peasants in the hills of the Apennines, the travel-study in England to learn the language, first loves, first job. Julia is a practical woman. Works, gets married, has two children. But it is also fragile and full of uncertainties. Passionate feelings, extremist opinions when it comes ' 68 participates in strikes and protest marches, but there is no stranger to political disputes. In the events that follow one another quickly and terrible in the following years, in Milan and in the world, that every time the strikes and the pain is pain inflicted unfairly to innocent: humans killed, injured, exploited, natural environments destroyed. At times it seems to her that all is lost and dreams of escape. But don't give up: "as long as any of us will remain."
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finalmente un romanzo che ha come protagonista unadonna vera e nondi celuloide. Ognunadi noi si può riconoscere in questo o quel momentodela vitadela protagonista. Quelo che più ho sentito vicino ala mia natura è quel rapporto speciale con e piante che se e sai ascoltare ti parlano. Complimenti!
Il ibro si apre e si chiude con struggenti visionidi sogno, ed è percorso in ogni fase crucialeda rapide memoriedi sogno. Ma è concreto ed essenziale nel cogliere i problemi e e contraddizionidi unadonna normale che cercadi vivere a "sua" vita negli annidaldopoguerra a oggi: anni beli e terribili, nel corsodei quali tanti giovani hanno coltivato il sognodi cambiare a realtà ma sono stati sconfitti. Però, come a protagonista, non si arrendono. Protagonistadel ibro è anche Milano, che nel corsodela narrazione perde i suoi tratti più gentili e popolari per assumere un aspetto via via più indifferente e caotico. Ma per quanto cambiata nele sue strutture modernizzanti, Milano continua a essere amata per gli squarcidi belezza, intraprendenza e generosità che si ritrovano, spesso imprevedibilmente, nei suoi quartieri e tra a sua gente. uciano A
«Sono rimasta colpitada questo ibro perche’ e’ stato un po’ come ripercorrere una partedela mia esperienzadi vita. edonne che, come me, hanno vissuto a oro giovinezza negli anni ’70 ritrovano tra e righedi questo ibro e incertezze, idubbidi una generazione che ha vissuto a cavalo tra a forte tradizionedele famigliedi origine e a ventatadi ibertÒ in cui , sul’ondadel ’68, si sono trovate coinvolte. Silvia Stefani ci racconta questo "sentire" con il cuoredi unadonna che non sempre e’ riuscita a far coincidere gli ideali con il suo "esseredonna" e il risultato e’ un romanzo vero in cui ognunadi noi ritrova una partedi se’.»