Grüß Gott - 9788863962109

Grüß Gott: "Una poesia come un lungo peregrinare per le strade di oggi, un percorso che ha il gusto agrodolce di certi frutti esotici, ma che nasce da immagini e luoghi profondamente nostrani. Sospeso tra augurio perpetuo e avvertimento contro le avversità del cammino, il "Grüß Gott", l'addio teutonico che echeggia un po' ruvido tra le aquile e i larici, è un invito deciso a proseguire, a non abbassare mai la testa e a educare lo sguardo anche a ciò che fa male. Le parole di Paolo Stefanini hanno le spalle larghe della grande tradizione letteraria italiana e non solo: il carico dei loro significati è un gigante d'altri tempi, eppure reso lieve da quella purezza linguistica che nel panorama editoriale odierno ha del miracoloso. La carica epifanica di alcune immagini è un'eco montaliana irresistibile e l'asciutta esattezza di certe figure si fa puntuta arma ungarettiana di scolastica memoria. Ma qui si va oltre, ci si riappropria di quel passato per alzare la guardia sul futuro, si affrontano temi scomodi e si rifugge il "banalismo dell'attimo sfuggente" per andare a caccia in quella selva di miti, simboli, desideri, sentimenti e fantasmi che è l'uomo tutto intero, sempre uguale a se stesso eppure diverso, in una parola: Poesia."
"A poem as a long wandering in the streets today, a route that has the bittersweet taste of certain exotic fruits, but that comes from images and places deeply. Perpetual suspended between hope and warning against adversity, "Gr???? Gott", the farewell Teutonic that echoes a bit rough between the Eagles and the larches, is an invitation to continue, to never drop your head and educate the look also at what hurts. The words of Paul Salinas have broad shoulders of great Italian literary tradition and beyond: the load of their meanings is a giant of the past, yet made slight by that linguistic purity has politics in today's editorial of the miraculous. The charge epiphanic of some images is an irresistible and dry will echo exactly certain figures do pointy Ungaretti weapon school's memory. But here you go over, it takes possession of that past to lift the guard on the future, addressing themes of the moment "is awkward and elusive" banalismo flees to go hunting in the forest of myths, symbols, desires, feelings, and ghosts that man is in one piece, always equal to itself and yet different, in a Word, poetry. "