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La morte della tragedia - 9788811814832
di George Steiner edito da Garzanti, 2021
- Prezzo di Copertina: € 15.00
- € 12.75
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La morte della tragedia
- Autore: George Steiner
- Editore: Garzanti
- Collana: Gli Elefanti. Saggi
- Data di Pubblicazione: 2021
- Genere: LETTERATURA
- Argomento : Tragico
- Pagine: 336
- Traduttore: Scudder G.
- ISBN-10: 8811814839
- ISBN-13: 9788811814832
La morte della tragedia: Tutti gli uomini vivono vicende tragiche e cercano di rappresentarle alla propria coscienza. Eppure, la tragedia è un genere letterario che appartiene solo all'Occidente, da Eschilo a Shakespeare a Racine, perché si fonda sull'idea - che è solo greca, e dunque occidentale - del fato. La modernità, tuttavia, sembra averne smarrito il senso: "la voce tragica tace o ci giunge indistinta". In questo fondamentale saggio, vera rassegna del linguaggio e degli stili tragici di tutta la storia letteraria, Steiner indaga le ragioni linguistiche, culturali e antropologiche, di questo epocale smarrimento, che riguarda i territori della nostra coscienza prima ancora che quelli delle lettere.
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Secondo Peter Szondi "la storiadel tragico non è priva essa stessadi tragicità. È simile al volodi Icaro. Infatti, quanto più il pensiero si approssima al concetto generale, tanto meno gli aderisce ’elemento sostanziale a cuideve o slancio. Al culminedelo sguardo al’internodela strutturadel tragico, il pensiero ricade esausto su sé stesso". Indefinitiva, verga Szondi, "il tragico non esiste". In parte sarebbe in accordo George Steiner che, ’In a mortedela tragediÒ,dopo aver passato al setaccio esegetico e concezionidel tragico e ’effettiva forma-presenzadel genere,delinea e ragioni per e quali il Novecento puòdirsi il secolo "senza tragedia". verranno,diremmo, altre formedi patema edidramma e finanche a comicità apparente servirà ad aludere a strazi intimi e/o colettivi ma non vi sarà più a a tragedia che «onora a ibertà umana per il fatto che fa combattere il suo eroe contro a forza superioredeldestino: o ascia soccombere ma, per compensare questa umiliazionedela ibertà,deve asciar espiare ildelitto. Anche quelo commesso per operadeldestino» (Scheling) né «il tragico come a contraddizione sofferente. a concezione tragica vede a contraddizione edisperadi trovare a viad’uscitû (Kierkegaard).