La poesia del pensiero. Dall'ellenismo a Paul Celan - 9788811608639

La poesia del pensiero. Dall'ellenismo a Paul Celan: George Steiner ripercorrere in queste pagine l'intera storia della filosofia focalizzando l'attenzione sul rapporto tra il pensiero e il linguaggio, ovvero tra la filosofia e la poesia. È un viaggio che risale fino ai frammenti presocratici e ai dialoghi di Platone, che bandiva i poeti dalla sua città ideale, governata dai filosofi. Ma ci fa avvicinare Lucrezio e Dante, Leonardo e Giordano Bruno, Galileo e Cartesio, e naturalmente Wittgenstein... A segnare i punti culminanti della riflessione, due incontri: quello tra Hegel e Hölderlin e quello tra Martin Heidegger e Paul Celan. "La poesia del pensiero" è una sintesi straordinariamente ricca di implicazioni. Perché ogni atto filosofico passa necessariamente attraverso il linguaggio, ed è dunque sottoposto a due tensioni: da un lato aspira alla trasparenza e alla verificabilità della matematica, dall'altro a intuizioni che sembrano precedere il linguaggio, alla inesauribile ricchezza di significati della musica. E questa continua tensione modula il linguaggio di tutti noi: la nostra capacità di costruire e comprendere le metafore, ma anche la struttura grammaticale e sintattica delle nostre frasi, la loro ricchezza lessicale. Perché quello di Steiner è un atto di fede nella parola come produttrice di senso, che si apre però - in un profetico finale - alla possibilità di una filosofia "post-linguistica o post-testuale", dove "il senso può essere danzato".
George Steiner retrace in these pages the entire history of philosophy focusing on the relationship between thought and language, that is, between philosophy and poetry. It is a journey that goes back to the Seized fragments and dialogues of Plato, who banished poets from his ideal city, ruled by philosophers. But it brings Us closer Lucretius and Dante, Leonardo and Giordano Bruno, Galileo and Descartes, and of course Wittgenstein... To mark the highlights of the reflection, two meetings: the one between Hegel and Handel and the one between Martin Heidegger and Paul Celan. "The Poetry of Thought" is an extraordinarily rich synthesis of implications. Because every philosophical act necessarily passes through language, and is therefore subjected to two tensions: on the one hand it aspires to the transparency and verifiability of mathematics, on the other to intuitions that seem to precede language, to inexhaustible wealth of meanings of music. And this continuous tension modulates the language of all of us: our ability to build and understand metaphors, but also the grammatical and syntactic structure of our sentences, their lexical richness. Because Steiner's is an act of faith in the word as a producer of meaning, but it opens up - in a final prophetic ending - to the possibility of a "post-linguistic or post-textual" philosophy, where "sense can be danced".