La matriarca - 9788845425851

La matriarca: Paragonato ai "Buddenbrook" di Thomas Mann, ma tanto più scanzonato e allegro, "La matriarca" di G.B. Stern narra l'ascesa e il declino della famiglia Rakonitz, ebrei cosmopoliti che hanno girovagato per l'Europa prima di stabilirsi a Londra. La loro numerosissima tribù ruota attorno ad Anastasia, la matriarca. E lei che comanda tra le mura di casa e sovrintende al destino di fratelli, figli, cugini, nipoti, per non parlare delle sventurate nuore. E sarà pure vero che in sinagoga le donne sono relegate in un angolo, e che la loro sola missione sembra essere quella di sfornare figli, possibilmente maschi, però nella vita dei Rakonitz sono loro - energiche, presuntuose, loquaci, a capo di enormi tavolate piene di cibo - a decidere. Per un secolo intero, dalle campagne napoleoniche alla prima guerra mondiale, è tutto un susseguirsi di matrimoni e bar mitzvà, amori e disincanti, guadagni e fallimenti. Pagina dopo pagina, nel tono tipico dell'umorismo ebraico, capace di sorridere anche in mezzo alle tragedie, si procede al ritmo incalzante della vita. Postfazione di Susanna Nirenstein.
Compared with "Buddenbrooks" Thomas Mann, but much more light-hearted and cheerful, "the matriarch" by G.B. Stern said the rise and decline of the family, cosmopolitan Jews Rakonitz who wandered around Europe before settling in London. Their numerous tribes revolves around Anastasia, the matriarch. And she who commands within the walls of the House and oversees the fate of brothers, sons, cousins, grandchildren, not to mention the unfortunate daughters-in-law. It is also true that in synagogue women are relegated to a corner, and that their only mission seems to be to churn out children, possibly males, but in the lives of their energetic Rakonitz are-, presumptuous, articulate, head of huge tables full of food-you decide. For a whole century, Napoleonic campaigns in World War I, is a succession of bar mitzvah and wedding, love and disenchantment, gains and failures. Page after page, in typical tone of Jewish humor, able to smile even in the midst of tragedy, we proceed to the rhythm of life. Afterword by Susanna Nirenstein.