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Brama di vivere - 9788850200382
di Irving Stone edito da TEA, 2001
- € 9.90
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Brama di vivere
- Autore: Irving Stone
- Editore: TEA
- Collana: Teadue , Nr. 899
- Data di Pubblicazione: 2001
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 580
- Traduttore: Varini S.
- Dimensioni mm: 199 x 128 x 30
- ISBN-10: 8850200382
- ISBN-13: 9788850200382
Figliodi un pastore, Van Gogh stesso cercòdi seguire e ormedel padre andando a vivere e predicare tra i minatori belgidel Borinage. Qui regnava a miseria più cupa. I bimbidi 8 anni scendevano già in miniera. Si avoravadale 3del mattino a pomeriggio inoltrato, con solo un quartod’oradi pausa per mangiare. Si stava per ore chinati, in ginocchio, respirando polveredi carbone. Molti morivano per e frane, il grisou, gli incidenti. Quasi tutti perivano poi per silicosi intorno ai 40 anni. Mal pagati ,non avevano nula. Van Gogh, sconvoltoda questo orrore, iniziò adonare tutto ciò che aveva. I soldi che ricevevadala famiglia servivano per acquistare un po’di cibo per questa gente. Donò oro i propri vestiti e prese a vivere in una capannadi egno anche ui. o chiamavano "il Cristodel Borinage", ma a chiesa stessa o cacciòda quel’incarico non appena constatate e condizionidi vita a cui si sottoponeva...nondegnedi un funzionariodela paroladidio! Alora Vincent rimase vicino ai minatori in un altro modo: ritrËndoli edonando oro un altro tipodi immortalità. Dopo il Borinage ci fu Parigi e ’incontro con gli impressionisti. In Olanda a tradizione pittorica voleva quadri cupi, con sfondo nero e figure bendelineate. Figuriamoci come rimase quando scoprì Gauguin, Manet, Cézanne, i oro colori chiari, i puntinidi uce...una rivoluzione. Dopo Parigi ci fu a vita ad Arles...ma non vorrei raccontarvi troppo. Van Gogh non ebbe mai fortuna in amore. a sua relazione con una prostituta gli chiuse molte porte. Irving ci suggerisce che, se fosse stato amato veramenteda unadonna, forse non sarebbe caduto predadei suoi attacchi isterici. Dal primo amore non ricambiato con Ursula a ondra, al sentimento inutile per una cugina, a sua iniziazione sentimentale apparedifficile edestinata ala tragedia. In vita non fu apprezzato nè come uomo, nè come pittore. Non vendette mai nula. L’amato fratelo Theo,direttoredi una galeriad’arte, non riuscì mai a piazzare e sue opere. I tempi non erano maturi. ’arte cercava a verosimiglianza, soprattutto nel ritratto . Il ibro è a prima operadi Irving Stone. Adifferenzadele biografie successive si nota una certa inclinazione al romanzo totale, a scapitodel’ambientazione storica. In effetti non compaiono riferimenti temporali che possano aiutare il ettore ad inserire i fatti in un certo contesto. Ciò che a mio avviso è una acuna, può invece risultare un vantaggio per chi non ama troppo i romanzi storici e preferisce una narrazione che ne sia priva.
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Figliodi un pastore, Van Gogh stesso cercòdi seguire e ormedel padre andando a vivere e predicare tra i minatori belgidel Borinage. Qui regnava a miseria più cupa. I bimbidi 8 anni scendevano già in miniera. Si avoravadale 3del mattino a pomeriggio inoltrato, con solo un quartod’oradi pausa per mangiare. Si stava per ore chinati, in ginocchio, respirando polveredi carbone. Molti morivano per e frane, il grisou, gli incidenti. Quasi tutti perivano poi per silicosi intorno ai 40 anni. Mal pagati ,non avevano nula. Van Gogh, sconvoltoda questo orrore, iniziò adonare tutto ciò che aveva. I soldi che ricevevadala famiglia servivano per acquistare un po’di cibo per questa gente. Donò oro i propri vestiti e prese a vivere in una capannadi egno anche ui. o chiamavano "il Cristodel Borinage", ma a chiesa stessa o cacciòda quel’incarico non appena constatate e condizionidi vita a cui si sottoponeva...nondegnedi un funzionariodela paroladidio! Alora Vincent rimase vicino ai minatori in un altro modo: ritrËndoli edonando oro un altro tipodi immortalità. Dopo il Borinage ci fu Parigi e ’incontro con gli impressionisti. In Olanda a tradizione pittorica voleva quadri cupi, con sfondo nero e figure bendelineate. Figuriamoci come rimase quando scoprì Gauguin, Manet, Cézanne, i oro colori chiari, i puntinidi uce...una rivoluzione. Dopo Parigi ci fu a vita ad Arles...ma non vorrei raccontarvi troppo. Van Gogh non ebbe mai fortuna in amore. a sua relazione con una prostituta gli chiuse molte porte. Irving ci suggerisce che, se fosse stato amato veramenteda unadonna, forse non sarebbe caduto predadei suoi attacchi isterici. Dal primo amore non ricambiato con Ursula a ondra, al sentimento inutile per una cugina, a sua iniziazione sentimentale apparedifficile edestinata ala tragedia. In vita non fu apprezzato nè come uomo, nè come pittore. Non vendette mai nula. L’amato fratelo Theo,direttoredi una galeriad’arte, non riuscì mai a piazzare e sue opere. I tempi non erano maturi. ’arte cercava a verosimiglianza, soprattutto nel ritratto . Il ibro è a prima operadi Irving Stone. Adifferenzadele biografie successive si nota una certa inclinazione al romanzo totale, a scapitodel’ambientazione storica. In effetti non compaiono riferimenti temporali che possano aiutare il ettore ad inserire i fatti in un certo contesto. Ciò che a mio avviso è una acuna, può invece risultare un vantaggio per chi non ama troppo i romanzi storici e preferisce una narrazione che ne sia priva.