Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo (2) - 9788802072685

Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo (2): Questo secondo e ultimo volume affronta (ed è un "taglio" assolutamente nuovo) la percezione dell'Olocausto: narra in qualche modo la Storia dopo la Storia. Come scrivono i curatori nell'introduzione "la percezione e la stessa conoscenza dell'insieme di eventi che va sotto il nome di Shoah sono "come tutti gli eventi storici, ma qui con una portata e con conseguenze eccezionali" il frutto di un insieme articolato e molteplice di rappresentazioni che hanno conosciuto una complessa evoluzione, legata alle trasformazioni della memoria, dei quadri culturali e politici di riferimento, delle espressioni artistiche, dei mezzi di comunicazione. Per lungo tempo, negli anni Quaranta e Cinquanta, l'Olocausto scomparve dalla scena e dal dibattito pubblico internazionali e per molti versi anche dall'attenzione degli storici, e fu percepito come un episodio della Seconda guerra mondiale, o comunque come una aberrazione della storia: il tragico ma circoscritto risultato di un'eclissi della ragione. Fu a partire dagli anni Sessanta che la riflessione storiografica e filosofica iniziò ad interrogarsi e a ripensare le reali dimensioni, le origini, i significati e le conseguenze di quegli eventi, grazie al contributo di storici come Raul Hilberg e George Mosse (già preceduti dalle ricerche pionieristiche di Lèon Poliakov e Gerhard Reitlinger) e di filosofi come Hannah Arendt e Theodor W. Adorno.
This second and final volume addresses (and it is a "cut" absolutely new) perceptions of the Holocaust: tells the story after the story somehow. How to write the curators in the introduction "the perception and knowledge of the set of events that goes by the name of the Holocaust are" like all historical events, but here with a scope and with exceptional consequences "the fruit of a complex and varied set of representations that have experienced a complex evolution, linked to the transformation of memory, cultural and political frameworks of reference , artistic expressions, media. For a long time, in the 1940s and 1950s, the Holocaust disappeared from the scene and from international public debate and in many ways also the attention of historians, and was perceived as an episode of World War II, or in any case as an aberration of history: the tragic but limited result of an Eclipse of reason. It was in the sixties that the historiographical and philosophical reflection began to question and rethink the real dimensions, the origins, meanings and the consequences of those events, with the help of historians such as Raul Hilberg and George Mosse (already preceded by pioneering research by L??on Poliakov and Gerhard Reitlinger) and of philosophers such as Hannah Arendt and Theodor w. Adorno.