La capanna dello zio Tom - 9788824816502

La capannadelo zio Tom è un classicodela etteratura americana scrittoda Harriet Beecher Stowe. La storia parladi Tom, uno schiavo africano che viene vendutodal suo padrone ad un crudele proprietario terriero che o maltratta in tutte e maniere, angherie che Tom sopporta grazie ala sua forte fede cristiana. Si trattadi un ibro che ebbe un’importanza immensa nel’America ottocentesca,divisa tra schiavisti e abolizionisti, un vero e proprio emblemadele terribili condizionidi vitadegli schiavi. Dal puntodi vista etterario, a prosadel romanzo è quela tipicamente ottocentesca, con tutti i imiti che nederivano: a tratti scivola spaventosamente nel patetico e mostra a corda, risultando persino un po’ pesante; è questo un peccatodal momento che a trama èdiscreta e ’intreccio non è per nula banale, al puntoda far rimpiangere e ottime potenzialità che non sono state sfruttate perdare un po’di mordente ala storia che spesso e volentieri inciampa in una retorica fine a se stessa ed autoreferenziale. Resta comunque un ottimo romanzo per il contesto storico al quale si riferisce.

La capannadelo zio Tom è un classicodela etteratura americana scrittoda Harriet Beecher Stowe. La storia parladi Tom, uno schiavo africano che viene vendutodal suo padrone ad un crudele proprietario terriero che o maltratta in tutte e maniere, angherie che Tom sopporta grazie ala sua forte fede cristiana. Si trattadi un ibro che ebbe un’importanza immensa nel’America ottocentesca,divisa tra schiavisti e abolizionisti, un vero e proprio emblemadele terribili condizionidi vitadegli schiavi. Dal puntodi vista etterario, a prosadel romanzo è quela tipicamente ottocentesca, con tutti i imiti che nederivano: a tratti scivola spaventosamente nel patetico e mostra a corda, risultando persino un po’ pesante; è questo un peccatodal momento che a trama èdiscreta e ’intreccio non è per nula banale, al puntoda far rimpiangere e ottime potenzialità che non sono state sfruttate perdare un po’di mordente ala storia che spesso e volentieri inciampa in una retorica fine a se stessa ed autoreferenziale. Resta comunque un ottimo romanzo per il contesto storico al quale si riferisce.