Socrate e Aristofane - 9788846753038

Socrate e Aristofane: Leo Strauss parlava di Socrate e Aristofane come del suo "real work" e, a tutti gli effetti, si tratta di una summa del suo pensiero filosofico. Nel commento ad Aristofane, infatti, e sia pure in una forma letterariamente inconsueta per la modernità, sono concentrati i principali temi della riflessione straussiana: i rapporti tra arte politica e costume ancestrale, tra filosofia e poesia, tra scetticismo e religione. In questo modo, nell'opera dedicata ad Aristofane, che conobbe Socrate e ne lasciò un ricordo (da affiancare a quelli di Platone e Senofonte), emergono i limiti di una filosofia che si vorrebbe impolitica ma che, forse perché priva di quella conoscenza dell'anima che solo la poesia fornisce, ha un rapporto contraddittorio e comunque complesso con la città. A coronare il nesso tra filosofia e politica vi è infine la domanda sulla natura del divino: una questione fondamentale su cui Socrate e Aristofane si incontrano e, apparentemente, si dividono.
Leo Strauss spoke of Socrates and Aristophanes as of his "real work" and, to all intents and purposes, it is a summa of his philosophical thought. In the commentary on Aristophanes, in fact, and even in a literarily unusual form for modernity, the main themes of Straussian reflection are concentrated: the relationships between political art and ancestral costume, between philosophy and poetry, between scepticism and Religion. In this way, in the work dedicated to Aristophanes, who knew Socrates and left a memory (to be accompanied by those of Plato and Xenophon), the limits of a philosophy that one would want to be impolitic but which, perhaps because deprived of that knowledge of the soul that only The poem provides, has an adversarial and however complex relationship with the city. To crown the link between philosophy and politics is finally the question about the nature of the divine: a fundamental question on which Socrates and Aristophanes meet and, apparently, divide.