Giangaetano Patanè. 32 rooms. Catalogo della mostra (Roma, 16 giugno-16 luglio 2005). Ediz. illustrata - 9788849208351

Giangaetano Patanè. 32 rooms. Catalogo della mostra (Roma, 16 giugno-16 luglio 2005). Ediz. illustrata: Questa mostra rappresenta, per la carriera di Giangaetano Patanè, una fase di esaltazione di un'idea figurativa che lo accompagna da qualche anno e che ha avuto sviluppi interessanti fino a culminare in ciò che viene presentato al Vittoriano. Patanè ha concepito la mostra come un insieme organico che vuole porsi davanti al visitatore come una sorta di "albergo", come lo ha definito lui stesso, in cui si possa trarre una esperienza estetica particolare e necessaria. È un insieme serrato e le opere sono tutte permeate di riferimenti interni come se l'artista volesse raccontare una storia o una sequenza costituita di tanti tasselli che si corrispondono, si integrano, si sovrappongono. L'individuazione di un tema che domina con la forza perentoria della propria presenza consente all'artista di dipanare, da quel presupposto, una trafila ininterrotta di immagini che si manifestano come altrettante epifanie di un contemplatore che scruta il proprio universo vigilandone le mutazioni e imponendo su tutto il marchio di una personalità vivida e multiforme. Nel passare da una "stanza" all'altra si reitera l'incontro con sé e con l'altro, mutando continuamente punto di osservazione e scoprendo ancora una volta una nuova uscita.
This view represents, for the career of an exaltation phase Giangaetano Patan??, figurative idea that goes with it for a few years and has had some interesting developments culminating in what is presented to the Victorian. Palackal conceived the show as an organic whole that wants to be in front of the visitor as a sort of "property", as he called himself, in which we could draw a particular aesthetic experience and necessary. And a bolted together and works are all permeated by internal references as if the artist wanted to tell a story or a sequence of many tiles that correspond, complement, overlap. Finding a theme that dominates with peremptory force its presence allows the artist to unravel, from that assumption, one uninterrupted image die manifesting as many epiphanies of a contemplator who scrutinizes its own universe vigilandone mutations and by imposing on all the brand name of a vivid and multifaceted personality. In moving from one apartment to another, it reiterates the encounter with themselves and with each other, changing continually point of observation and finding again a new release.