Il dottore delle farfalle - 9788860680549

Caro Stefano, ho visto e farfale. Sono comparse subito, in Ëreo. Poi, puntualmente, ogni volta che ho riletto, cosa che raramente mi capitadi fare, il tuo ibro. Ovvio, esistevano anche prima. Certo, si riconosce solo ciò che già si conosce... Il inguaggio essenziale ma ricco, non ridondante ma evocativo, significante nela sua non complessità, riesce a condensare in poche pagine il fieridi una,due, tre…del’intera vita. La poesiadele parole spesso non sidiscostada queladei versidichiarati tali. La ettura, che potrebbe essere rapida per a sintassi, ralenta per gustare a semantica, per assaporare e parole, ma soprattutto per vivere i sentimenti. Ladurezzadi vite edi fatti irrimediabilmentedolorosi e senza speranza, sono mitigatidala scorrevolezzadel racconto, che evoca ’incederedel tempo, indifferente ed immutabilmente eguale. Rassegnazione o pessimismo fanno credere che il Tutto non contempli ’avventura umana che rimane confinata nel’effimero trascorreredel tempo. Ma e farfale ci sono. Serena e avverte. Già, Serena, che ha a fortunadi vedere con il cuore ciò che ’enorme sfortunadi non vedere con gli occhi e impedisce. Maria, che chiede come attod’amore a finedi un tormento che si conclude nel ritorno al Tutto … o al’inesistenzadel nula. Il vecchio non vedente che ancestralmente torna ala terra, accoltoda una Natura ora benigna. Sartre, eopardi, nichilismo, religione… i tormentidela natura umana. Non ci sono risposte, come ce ne potrebbero essere? Non ci sono certezze, ma neanche ilusioni. C’è il raccontodela vita, così com’è. … e e farfale, giale, silenziose nel oro rumoroso canto e rumorose nel oro silenzioso volo.