Santa Giulia. Percorsi artistici nell'agiografia monastica: l'esempio di San Salvatore di Brescia - 9788838241925

Santa Giulia. Percorsi artistici nell'agiografia monastica: l'esempio di San Salvatore di Brescia: Il patrizio Belisario che Giustiniano aveva posto a capo delle spedizioni militari, avendo vinto mentre combatteva in Africa la città di Cartagine, acconsentì che i soldati conducessero come prigioniera la bella e illustre vergine Giulia. Essa, portata alla fine in Corsica, terminò i suoi giorni con il martirio. Il suo venerabile corpo riposa in questa città per il saggio intervento della nobile regina Ansa, moglie di Desiderio, serenissimo re dei Longobardi, come più ampiamente narrerò nei capitoli seguenti. Ansa dunque, la più eccellente delle matrone, a lode e gloria di Dio Onnipotente e della santissima Maria Vergine e Madre e a onore della beata Giulia, preziosa martire e vergine, costruì una basilica fuori della cerchia di mura della città di Brescia, quando dalla venuta del Salvatore erano passati DCCLIII anni. Lì costruì anche un monastero; lo decorò magnificamente con molti ornamenti, lo arricchì di molti possedimenti non solo in territorio bresciano, ma anche cremonese e in molti altri luoghi; offrì inoltre a quel monastero venerabile diversi doni e vi pose come prima badessa Anselperga, figlia sua e di Desiderio, e con lei molte figlie di nobili cittadini furono raccolte sotto la Regola di san Benedetto; Ansa stabilì che il medesimo monastero fosse di pertinenza del sommo pontefice, senza alcuna autorità intermedia, e la stessa Santa Sede per mezzo di privilegi espresse la sua conferma. Nella medesima basilica Ansa fece seppellire molti corpi di santi. Vi pose il corpo della santa vergine e martire cartaginese Giulia, portato dalla Corsica, e volle che quel tempi
The patrician Belisario who Justinian had placed in charge of the military expeditions, having won while fighting in Africa the city of Carthage, agreed that the soldiers would lead as a prisoner the beautiful and illustrious virgin Giulia. She, eventually brought to Corsica, ended her days with martyrdom. His venerable body rests in this city for the wise intervention of the noble Queen Ansa, wife of Desire, serene king of the Longobards, as more widely I will narrate in the following chapters. Ansa, therefore, the most excellent of the matrons, in praise and glory of Almighty God and the holy Mary Virgin and Mother and in honor of the blessed Julian, precious martyr and virgin, built a basilica outside the circle of walls of the city of Brescia, when from the coming of the Salvatore had been years old. There he also built a monastery; he decorated it magnificently with many ornaments, enriched it with many possessions not only in Brescia, but also in Cremonese and many other places; She also offered the venerable monastery several gifts and placed an early caretaker there, her daughter and Desire, and with her many daughters of noble citizens were collected under the Rule of St. Benedict; Ansa established that the same monastery was of relevance to the high pontiff, without any intermediate authority, and the Holy See itself by means of privileges expressed its confirmation. In the same basilica, Ansa buried many bodies of saints. There he placed the body of the holy virgin and martyr Of The Agehast Julia, brought from Corsica, and wanted that time