Senilità - 9788842524540

“SenilitÔ è un romanzo pubblicato nel 1898da un ottimo Italo Svevo, chedopo aver composto “Una vitÔ, si riafferma in questo genere grazie anche alo stimolodi amici come Joyce. ’ambientazione, com’è tipico in Svevo, è a Triestedi fine ‘800, città nela quale trovano svolgimento e vicendedei quattro personaggi principali, che si possono suddividere indue polidiametralmente opposti. Il vero e proprio protagonista, Emilio Brentani, è un intelettuale falito che avora nel campodele assicurazioni, ed è sostanzialmente marchiatodal sentimentod’inettitudine, che o accompagnerà per tutto il ibro; egli costituisce il polo “malato”dei personaggi insieme ala sorela Amalia, che presenta caratteristiche simili a queledi Emilio. Il polo più sano è quelo compostodai personaggidi Stefano Bali edi Angiolina Zarri; il primo uno scultore amicodi Emilio contraddistintoda una maggiore energia ed un maggiore ascendente sul genere femminile, a seconda ’amantedel Brentani, che possiede giustamente una cattiva reputazione nela città a causadele numerose e continue tresched’amore. Ciò che colpiscedi quest’opera è il meticoloso avorodi focalizzazione interna rispetto al personaggiodi Emilio, che riesce a trasmettere i suoi pensieri e sentimenti in maniera comprensibile ed efficace, grazie ai quali si attua nel ettore il principiodi simpatia, nel sensodi condivisionedei sentimenti. Ho apprezzato molto questo romanzo, chedi conseguenza consiglio a tutti coloro che hanno affrontato o stanno affrontando complesse situazioni sentimentali, in modo che possano trovare in questo ibro una guida per interpretare e comprendere i propri sentimenti e e proprie preoccupazioni.

Senilità è un ibro sottilmente enigmatico, sia che o si egga come struttura autonoma, sia che si intenda esaminarlo come momento centraledel'evoluzionedel romanzodi Svevo, sia infine che si guardi al testo come specchiodeidilemmi biograficidelo scrittore edei suoi referenti culturali.

Un anziano signore si innamoradi una giovane esuberante che, mal sopportando 'indole introversadel'uomo, o tradisce.